Ministero Salute, 'violenze a operatori un'altra pandemia'
Ministero Salute, 'violenze a operatori un'altra pandemia'

Iavicoli, 'rappresentano quasi 1 infortunio su 10 nel settore' - Donne vittime in oltre 7 casi su 10 

"Quasi un infortunio su 10 in sanità è dovuto a violenze. Permettetemi il termine, ma si può dire che il fenomeno della violenza agli operatori sanitari è un po' un'altra pandemia". Lo ha affermato Sergio Iavicoli, direttore generale Comunicazione e Rapporti internazionali del ministero della Salute, durante il convegno 'La prevenzione degli episodi di violenza sulle lavoratrici della sanità', organizzato a Roma al dicastero in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Iavicoli ha introdotto così alcuni dati Inail relativi al periodo 2015-2019, secondo cui il 9% degli infortuni accertati dall'Istituto nel settore sanità e sociale sono casi di aggressione. Episodi che per il 72,4% hanno riguardato le donne, con 7.858 casi contro 3mila, il 25% in strutture di assistenza sociale e residenziale, il 24,9% in ospedali e case di cura, il 22,4% in assistenza sociale non residenziale. Complessivamente, gli episodi di aggressione accertati nel settore sanitario e sociale dal 2015 al 2019 sono stati 11mila, in media oltre 2mila l'anno, con un andamento stabile. Nove casi di violenza su 10 provengono da pazienti, familiari o altre persone esterne ai servizi di assistenza; uno su 10 avviene da parte di colleghi, con un 10% di lavoratori che riporta violenze e vessazioni sul lavoro da parte di colleghi e superiori.

Il settore sanitario è dunque un bersaglio preferenziale delle aggressioni: la violenza fisica rappresenta il 7% degli infortuni in sanità contro il 2% negli altri settori, gli abusi verbali il 20% contro il 12%, le molestie sessuali il 5% contro il 3%. Secondo i dati presentati, tuttavia, nel nostro Paese circa un terzo delle aziende del comparto non ha messo in campo azioni per il contrasto a minacce, abusi o aggressioni: lo hanno fatto il 75,6% delle aziende in Europa e 67,1% in Italia.

 


Torna alle notizie di sanita / nazionale