Ministero, 11 Regioni su 16 promosse nei Lea, le 5 'bocciate' al Sud
Ministero, 11 Regioni su 16 promosse nei Lea, le 5 'bocciate' al Sud

Fra le criticità delle inadempienti vaccini, screening e appropriatezza assistenza ospedaliera 

Undici Regioni italiane, su 16 monitorate, promosse in materia Lea (Livelli essenziali di assistenza), secondo il 'Monitoraggio dei Lea' relativo al 2015, pubblicato sul sito del ministero della Salute. Tutte al Sud le 5 bocciate, secondo il documento a cura dell'Ufficio 6 della Direzione generale della programmazione sanitaria del dicastero.

Nell'anno preso in considerazione - riassume il ministero - risultano adempienti in base ai 35 indicatori della 'Griglia Lea' la maggior parte (11) delle Regioni monitorate (16), a esclusione di Molise, Puglia, Sicilia, Campania e Calabria che si collocano nella classe "inadempiente" e che dovranno superare le criticità rilevate su alcune aree dell'assistenza. Tra queste: vaccinazioni, screening, assistenza agli anziani e ai disabili, appropriatezza nell'assistenza ospedaliera (per esempio i parti cesarei). Per queste regioni, precisano da lungotevere Ripa, il monitoraggio delle criticità è effettuato nell'ambito degli obiettivi previsti dal Piano di Rientro.

Fra le 16 monitorate, le 11 Regioni 'promosse' per la capacità di assicurare i Livelli essenziali di assistenza sono Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio e Basilicata.

Analizzando il trend 2012-2015 relativamente ai punteggi della Griglia Lea - rileva il ministero - emerge che nel periodo considerato è variato il numero di Regioni adempienti (10 nel 2012, 9 nel 2013, 13 nel 2014, 11 nel 2015) e contemporaneamente, a seguito della modifica delle classi di valutazione per l'anno 2015, sono 5 le Regioni che si collocano nella classe inadempiente, con punteggio inferiore a 140 o compreso tra 140 e 160 con almeno un indicatore critico. Il dicastero segnala "la conferma di Toscana, Emilia Romagna e Piemonte su punteggi pari o superiori a 200, insieme al Veneto; il netto miglioramento di Abruzzo e Calabria e il peggioramento di Campania, Puglia e Sicilia rispetto ai punteggi rilevati nell'anno di verifica 2014".

Anche nel 2015 si conferma "l'importante variabilità, geografica e temporale", nell'erogazione dei Lea sia all'interno della stessa regione che tra le diverse regioni.

Anche per le Regioni non sottoposte alla 'Verifica adempimenti', in base ai dati a disposizione è stato possibile elaborare la Griglia Lea 2015 e la valutazione sarà resa nota successivamente, precisa il ministero che passa ad analizzare i principali parametri analizzati. Sul fronte prevenzione, "la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib) risulta totalmente raggiunta in Lazio, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sardegna, mentre nella Provincia autonoma di Bolzano, in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Campania si registrano bassi livelli di copertura. In tendenziale e generalizzata diminuzione risulta la copertura vaccinale per una dose di vaccino contro morbillo, parotite e rosolia, dove tutte le Regioni registrano una copertura al di sotto del valore di riferimento, mentre la copertura vaccinale antinfluenzale nell'anziano registra un lieve incremento nella maggior parte delle regioni, seppur costantemente al di sotto del livello soglia".

Quanto all'attività di screening, dimostra "un elevato gradiente tra le regioni centro-settentrionali e quelle meridionali. In quest'ultime non si denotano miglioramenti nel trend 2010-2015 e i valori dell'indicatore di monitoraggio sono al di sotto del parametro di riferimento". Per l'assistenza ospedaliera "si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri per tutte le regioni e il tendenziale miglioramento dell'appropriatezza dell'assistenza ospedaliera, riscontrabile in particolare nella diminuzione dei ricoveri attribuiti a Drg ad alto rischio di inappropriatezza". Resta invece "elevata" la percentuale di parti cesarei primari, con "valori ben oltre i parametri di riferimento specialmente in Campania".

Ancora. "In tendenziale aumento risulta la percentuale di pazienti con frattura del femore operati entro 2 giorni, anche nelle regioni meridionali che, tuttavia, si attestano ancora su valori inferiori al parametro di riferimento". Relativamente all'assistenza territoriale il dicastero nota "criticità relativamente alla presa in carico dei soggetti anziani nelle strutture residenziali, in particolar modo nelle regioni meridionali dove l'offerta di posti letto è carente". Infine, "per quanto riguarda l'ospedalizzazione in età pediatrica per asma e gastroenterite si riscontrano dei valori al di sopra del valore di riferimento specialmente nelle regioni meridionali".

 


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