Medici e operatori aggrediti a Crotone, condanna Omceo
Medici e operatori aggrediti a Crotone, condanna Omceo

"Ennesimo episodio di violenza che si ascrive, purtroppo, nell'ampio fenomeno di aggressioni nel settore sanitario che in Italia, ad oggi, conta circa 3.000 episodi all’anno" 

Nuova violenta aggressione ai danni dei camici bianchi. Questa volta l'episodio si è verificato in Calabria, all'ospedale S. Giovanni di Dio di Crotone. L'aggressione "a carico degli operatori sanitari, medici e non, si è verificata ieri nella U.O.C. di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale", da parte dei familiari di un giovane paziente, a quanto si apprende in fase terminale. A segnalare la vicenda è l'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Crotone, che "seppur consapevole del particolare stato d’animo e del dolore che investono i famigliari nel momento della decesso di un congiunto", condanna con forza il gesto "grave ed ingiustificabile".

"Questo ennesimo episodio di violenza, nei confronti di chi si è adoperato al massimo per prestare la migliore assistenza al giovane paziente che versava in particolari e già comunicate condizioni di acclarata criticità, pre-esistenti all’atto del ricovero - scrive il presidente dell'Ordine di Crotone Enrico Ciliberto - si ascrive, purtroppo, nell'ampio fenomeno di aggressioni nel settore sanitario che in Italia, ad oggi, conta circa 3.000 episodi all’anno (casi denunciati), contro i quali è necessario che le forze politiche e sociali, nonché le istituzioni tutte, si facciano direttamente carico del problema, nella difesa dei medici e di tutti gli operatori sanitari, impegnati al servizio della collettività per la tutela della salute dei cittadini, bene garantito dall’Art. 32 della Costituzione".

L'Ordine valuterà, insieme agli interessati, "le modalità e le azioni da intraprendere", e annuncia di aver organizzato, congiuntamente all'Asp di Crotone, per martedì 7 agosto alle 9.30, un sit-in a sostegno dei colleghi e degli operatori coinvolti nella vicenda, presso i locali della Biblioteca del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio.

A quando apprende l'Adnkronos Salute, a scatenare la violenza del gruppo di familiari nei confronti del medico e dei due infermieri della Rianimazione, è stata la notizia del decesso del giovane paziente, giunto all'ospedale di Crotone già in condizioni molto gravi.

Il medico sarebbe stato colpito alla testa con una spillatrice e la testiera del pc, e poi preso a calci. Uno degli infermieri invece sarebbe stato colpito più volte alle braccia e l'altro quasi soffocato con il filo del citofono. Nella violenza i familiari avrebbero danneggiato varie attrezzature del reparto, e le grida sarebbero continuate fino all'arrivo della polizia.

 


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