Grillo, 'metà ospedali inadeguati, etico coniugare design e salute'
Grillo, 'metà ospedali inadeguati, etico coniugare design e salute'

'Gap infrastrutturale divide Italia, messo a disposizione Regioni 18% intero fabbisogno stimato, non è poco' 

"Quasi la metà degli ospedali italiani non è adeguato ai modelli organizzativi contemporanei e due strutture su tre sono state realizzate oltre 40 anni fa. Nel progettare c'è la chiave. La parola design associata al concetto di ospedale non è un'operazione 'cosmetica'. Un'etichetta estetica. Progettare spazi che mutano, flessibili e adattabili secondo le esigenze aiuterà il sistema a superare quelle rigidità che si tramutano, concretamente, in sovraffollamento dei Pronto soccorso, in sale operatorie impraticabili per impossibilità ad accedervi in barella. E' perseguire un'idea di salute che sia alla portata di tutti". E' fermamente convinta che "salute e bellezza possono camminare assieme" il ministro della Salute, Giulia Grillo.

Ed è il messaggio che ha voluto lanciare intervenendo oggi a Milano al simposio europeo 'Salutogenic Hospital Design & Urban Health' promosso dall''International Academy for Design & Health' e dal Politecnico del capoluogo lombardo, sotto la direzione scientifica di Stefano Capolongo, docente di Hospital Design. "Progettare l'ospedale di domani con l'approccio funzionale del design è per me che sono ministro e medico la garanzia che c'è un orientamento al cittadino, ai suoi bisogni di salute in rapporto con l'ambiente metropolitano che lo circonda", ragiona il ministro che promuove anche l'importanza di "pensare le città a misura di salute". Bisogna "incrementare la cultura della consapevolezza, insistere sulle buone pratiche e i corretti stili di vita, riuscire a districare le nostre strade dagli intrecci di macchine e favorire l'accesso a pedoni e ciclisti".

E' "una sfida interessante - prosegue Grillo - così come lo è il coinvolgimento di architetti, ingegneri, medici per la realizzazione di un completo benessere fisico, mentale e sociale delle persone. Voglio testimoniare che l'istituzione che rappresento è con voi sulla volontà di definire, di tracciare strade nuove da percorrere". Nella Legge di bilancio per il 2019, ricorda, "abbiamo iniziato a stanziare una prima parte di risorse, e abbiamo aggiunto 4 miliardi al fondo per gli interventi di edilizia sanitaria. A cui vanno sommati 2,6 miliardi che l'Inail ha destinato a progetti per nuove strutture sanitarie. Siamo riusciti a mettere a disposizione delle Regioni 6,6 miliardi pari al 18% dell'intero fabbisogno stimato. E non è poco".

Il tempo digitale, fa inoltre notare Grillo, corre veloce. "Oggi un cellulare, un computer, ma anche i dispositivi tecnologici per la nostra salute, le apparecchiature medicali, rapidamente diventano vecchie". La progettazione è dunque importante anche per questo. "E' importante immaginare che gli ospedali che progettiamo oggi contengano il pilastro essenziale della salute tra i suoi assi portanti". Dal simposio milanese, è l'auspicio del ministro della Salute, "potranno essere sviluppati idee e disegni da mettere a disposizione per la progettazione dei nuovi ospedali, finanziati con i fondi sull'edilizia da questo governo".

Uno dei primi atti "che ho richiesto - ricorda ancora - è l'analisi puntuale sullo stato del patrimonio di edilizia sanitaria nel nostro Paese. Il fabbisogno complessivo per interventi sul patrimonio edilizio da realizzare sull'intero territorio nazionale ammonta a 32 miliardi di euro, di cui circa 12 destinati a strutture che si trovano in zone classificate sismiche 1 e 2". Sempre dai dati raccolti dal ministero e dalle Regioni, "è emerso che il fabbisogno finanziario necessario per il completo adeguamento alla normativa antincendio delle strutture sanitarie esistenti ammonta indicativamente a 3 miliardi di euro. C'è poi un'altra carenza: nel triennio 2018-2020 è stato stimato un fabbisogno di 1,5 miliardi di euro da destinare a nuove acquisizioni o all'adeguamento per obsolescenza dell'attuale parco tecnologico. Questi dati sono ovviamente un progetto di lungo respiro".

Ma "avanti su questa strada - assicura Grillo - in pochi anni potremmo ridurre il gap infrastrutturale che, soprattutto in alcune regioni, sta diventando insostenibile. I cambiamenti sociali, tecnologici e medici sono talmente veloci che anche gli scenari metropolitani diventano sempre più obsoleti. Il nostro Paese spesso manca di progettualità. Mi riferisco all'incapacità a presentare i progetti. A chi mi chiede più soldi, spesso ricordo che non hanno speso tutti i fondi degli anni scorsi a loro disposizione. E proprio per questo abbiamo chiesto a Invitalia di aiutare le Regioni a chiudere i progetti. Secondo me questo passaggio è fondamentale e spero che sblocchi presto tante situazioni".

L'obiettivo per Grillo deve essere quello di "avere ospedali a misura di uomo, pensati per alleggerire il peso di una malattia, strutture che, grazie alle moderne tecnologie, possano garantire standard elevati di sicurezza, sfruttamento delle risorse naturali per il risparmio energetico. Mettere in relazione i principali fattori di rischio ambientale e le loro ricadute in termini di rischi per la salute umana e progettare azioni che rechino benefici per la salute umana e per l'ambiente costituisce la possibilità di ribaltare la storia della sanità".

"Immagino - incalza il ministro - le periferie degradate delle nostre città, gli spazi sovraffollati sui quali insistono ospedali fatiscenti, in cui il diritto alla salute non sempre viene garantito. Progettare luoghi a misura di salute, quindi, diventa eticamente importante per riuscire a considerare la salute un 'bene comune'. Per fare questo è necessario il contributo di tutti: le istituzioni, per prime, ma anche le università, le aziende private, le associazioni, i centri di ricerca". L'evento ospitato dal Politecnico ha messo a confronto anche la visione di 'archistar' italiane e straniere. Sono stati analizzati i modelli sulla base dei quali sono stati progettati alcuni nuovi ospedali in cantiere (per esempio a Milano dal nuovo Galeazzi al nuovo Policlinico).

L'ospedale del futuro, evidenziano gli esperti dell'ateneo, sarà altamente tecnologico e flessibile. Tra le sfide c'è proprio quella della digitalizzazione. "L'avvento del 5G e le nuove smart technologies - prospettano i promotori del simposio - così come l'uso intensivo di 'wearable device', porteranno grandi cambiamenti nella gestione dei percorsi di cura". Gli ospedali dovranno rispondere a tutto questo. C'è poi la necessità di progettare spazi urbani a misura di salute. Il Politecnico con il gruppo di ricerca di Capolongo conduce studi su modalità che permettano il miglioramento della qualità di vita nelle città. La stessa Milano, che ha aderito alla Rete italiana città Sane dell'Organizzazione mondiale della sanità, network che patrocina l'evento del Politecnico, è impegnata in un percorso di trasformazione.

 


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