Eutanasia, 100 medici 'pro-scelta' firmano appello Associazione Coscioni
Eutanasia, 100 medici 'pro-scelta' firmano appello Associazione Coscioni

Riccio: "Il fatto che il presidente dell'Ordine a cui aderiamo affermi che il Codice deontologico sia superiore a una legge dello Stato è un fatto grave" 

La battaglia per l'eutanasia divide l'Associazione Coscioni e il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. "Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici ha inviato e diffuso un'indicazione a tutti i suoi colleghi medici, sostenendo che se anche cambiasse la legge sull'eutanasia (come la Corte costituzionale ha invitato le Camere a fare entro il 24 settembre 2019) i medici dovrebbero comunque seguire le indicazioni del Codice deontologico, anche se in contrasto con le richieste della Corte costituzionale e l'eventuale determinazione del Parlamento", afferma l'Associazione in una nota. Ebbene, "già 100 medici hanno deciso di farsi sentire", firmando sul sito dell'Associazione l'appello 'L'Ordine dei medici contro l'eutanasia? Siamo medici e diciamo 'Non in mio nome!'.

"Il fatto che il presidente dell'Ordine a cui aderiamo affermi che il Codice deontologico sia superiore a una legge dello Stato è un fatto grave - afferma Mario Riccio, medico di Piergiorgio Welby e dirigente dell'Associazione Luca Coscioni - Noi medici, così come ogni altro cittadino, siamo assoggettati prioritariamente alla legge. Abbiamo esempi storici chiari in cui il Codice deontologico è stato modificato, ad esempio con l'entrata in vigore della legge sull'aborto. Lo stesso dovrebbe essere fatto nel caso in cui il Parlamento o la Corte costituzionale aprissero alla morte medicalmente assistita sotto forma di eutanasia o assistenza al suicidio".

 


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