Ecm medici, 'vola' la formazione a distanza e si fanno largo gli 'iper formati'
Ecm medici, 'vola' la formazione a distanza e si fanno largo gli 'iper formati'

Nell'ultimo triennio, rispetto al 2011-2013, oltre 50 mila operatori sanitari in più hanno partecipato a corsi di aggiornamento. A cumulare crediti 'in eccesso' sono soprattutto i professionisti di età media. Medici di famiglia in testa. 

Cresce l'adesione dei medici al programma di educazione continua in medicina (Ecm), l'aggiormento obbligatorio basato su un numero di crediti formativi che possono essere acquisiti nell'arco di tre anni. E, in particolare, 'vola' la formazione a distanza (Fad): i crediti acquisiti con questo tipo di corsi sono aumentati del 70% tra il 2014 e il 2016 rispetto al triennio precedente. Il sistema, considerando tutte le professioni sanitarie tenute all'aggiornamento, ha coinvolto, in questi ultimi 3 anni, circa 50.000 professionisti in più rispetto al triennio precedente, con un incremento percentuale di quasi 5 punti. Il numero di crediti complessivamente acquisito è cresciuto di oltre il 20%. In assoluto ben 1.113.000 professionisti, nell'ultimo triennio, hanno fatto formazione raccogliendo oltre 108 milioni di crediti Ecm.

A fare il quadro Sergio Bovenga, segretario Generale Fnomceo e presidente del Cogeaps (Consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie) che, per quanto riguarda i medici, evidenza il fenomeno emergente dei camici bianchi che si aggiornano oltre l'obbligo di legge, accumulando più crediti di quelli richiesti. Ma anche un piccolo 'zoccolo duro' che invece - almeno apparentemente - non si forma affatto.

"La sensibilità verso la formazione - spiega all'Adnkronos Salute Bovenga - è un aspetto difficilmente schematizzabile". Per quanto riguarda i 'secchioni ' "sicuramente - aggiunge - è più facile trovare professionisti che si formano più del richiesto nelle regioni con ampia e articolata offerta formativa o nell'ambito di discipline ove l'innovazione di competenze ma anche quella farmacologica è più rapida". In generale però, "i medici di medicina generale, soprattutto in alcune regioni, sono tra i professionisti che fanno più formazione, specie a distanza (Fad)".

Sono, in genere, i professionisti di età media i più diligenti, anche se il minore coinvolgimento dei giovani medici nel programma Ecm è spesso legato al fatto che spesso sono impegnati in scuole di specializzazioni (quindi esentati da Ecm), mentre per i più anziani la spiegazione è che spesso si tratta di persone che non esercitano più, ma mantengono comunque l'iscrizione all'Ordine. "Tenendo conto di questi elementi - dice il segretario generale Fnomceo - credo che l'adesione dei medici all'Ecm sia assai vicina al 100%"

Si conferma l'apprezzamento dei medici per formazione a distanza, che permette di acquisire competenze, e crediti, dal proprio studio o da casa. "Nell'ultimo triennio - spiega ancora Bovenga - i medici che hanno fatto Fad sono quasi 180.000, con una crescita di oltre il 30% rispetto al triennio precedente. Se si fa riferimento a i crediti acquisiti nell'ultimo triennio, quelli acquisiti con Fad sono cresciuti del 70% rispetto al triennio precedente, con 14 milioni di crediti acquisiti dai medici nel 2014-2016"

L'Ecm, conclude Bovenga, "continua a crescere, a migliorare e ad evolversi e, a mio parere, si tratta di un trend che si consoliderà, come è giusto che sia in un sistema che ha l'obiettivo di aiutare i professionisti a mantenere elevate le proprie performance per garantire il miglior livello di qualità e sicurezza delle cure per tutti i cittadini. Certamente l'Ecm ha un'architettura complessa che coinvolge molti attori che operano sinergicamente e, specie nei primi anni di avvio, non sono mancati momenti di incertezza. Ma ormai essere in regola con l'Ecm è diventata un prerequisito per l'esercizio dell'attività sanitaria. E di questo è bene tenerne conto", conclude Sergio Bovenga.

 


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