De Biasi, decreto vaccini oggi in aula, in Commissione migliorato
De Biasi, decreto vaccini oggi in aula, in Commissione migliorato

Su obbligo per operatori oggi parere da Bilancio 

Il decreto sui vaccini approda oggi nell'aula del Senato dopo essere stato licenziato ieri sera dalla Commissione Igiene e Sanità. "Abbiamo cambiato e migliorato il provvedimento, abbiamo discusso e votato una serie di emendamenti, con un dibattito anche acceso ma che si è svolto sempre correttamente. Ora l'aula seguirà le sue procedure", spiega all'Adnkronos Salute Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione di Palazzo Madama.

Tra qualche ora si scioglieranno anche gli ultimi dubbi sull'emendamento che riguarda l'obbligatorietà per gli operatori sanitari e quelli scolastici. Alle 14.30, infatti, si riunirà la Commissione Bilancio che dovrà dare il parere in merito. Il problema è certamente legato alla copertura economica e quindi al numero di operatori che vanno vaccinati, oltre che all'utilizzo dei sistemi di protezione, a cui sono tenuti i lavoratori, in base alle leggi sul lavoro. Ma, comunque vada il parere, "per noi - spiega ancora De Biasi - è importante, con questo 'sì' all'emendamento, lanciare un messaggio alle Regioni perché, di concerto con i ministeri della Salute e dell'Istruzione, si attivino in questa direzione" .

Tra gli emendamenti votati la presidente sottolinea l'importanza dell'anagrafe vaccinale " finalemente - dice - lo Stato si dota di un strumento per la certificazione, in grado di ricostruire la vita vaccinale degli individui, di sapere quelli che sono stati fatti, i richiami da fare, di individuare chi non può farli. Dati importanti anche per migliorare la conoscenza epidemiologica".

Fondamentale anche l'emendameneto per il "rafforzamento della farmacovigilanza, che consentirà un serio lavoro sulla rilevazione degli eventi avversi legati ai vaccini ma anche i danni della mancata vaccinazione. Tutto questo per rendere più fluida e puntuale la comunicazione tra istituzioni sanitarie e tra pazienti e medici". De Biasi ha ricordato che il provvedimento che arriva in aula conta 10 vaccinazione obbligatorie, di cui 4 con la revisione dell'obbligo a tre anni. "Si tratta del vaccino tetravalente, che contiene l'anti-morbillo, malattia che oggi ci preoccupa e va verso i 4mila casi. Fra tre anni verificheremo cosa è accaduto a livello di copertura". Infine, per i 4 vaccini non obbligatori ma raccomandati, "abbiamo previsto un'offerta che deve essere proattiva da parte delle Regioni", conclude De Biasi.

 


Torna alle notizie di sanita / nazionale