Da neuroscienze e biodiversità, 9 mld per la ricerca in Pnrr
Da neuroscienze e biodiversità, 9 mld per la ricerca in Pnrr

I relativi avvisi saranno tutti pubblicati entro il primo trimestre del 2022 

Nove miliardi di euro per la ricerca, un impegno per aumentare i posti letto negli alloggi universitari, da qui al 2026, dove sono più carenti, con un incremento di 60mila unità. Sono alcuni passaggi delle linee illustrate oggi dal ministro dell’università e della ricerca, Maria Cristina Messa, durante la prima cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi. "I progetti di ricerca - spiega una nota di Palazzo Chigi - si inseriscono nelle aree di attività più innovative e aderenti alle sfide future del pianeta, come per esempio, rischi ambientali, scenari energetici del futuro, intelligenza artificiale e neuroscienze, biodiversità".

"Le riforme nei target entro il 2021 sono tutte in via di approvazione. Tra queste vi sono quella dei dottorati, per un migliore coinvolgimento delle imprese e centri di ricerca, l’introduzione di lauree abilitanti, che facilitino l’accesso all’esercizio delle professioni, la revisione delle classi di laurea, l’orientamento attivo nella transizione scuola università". Gli investimenti "sono 9 i miliardi di euro destinati al rafforzamento della ricerca. Le linee guida per l’emanazione dei bandi, è stato spiegato, sono pronte e saranno rese pubbliche a breve. I relativi avvisi saranno tutti pubblicati entro il primo trimestre del 2022".

Nello specifico, i bandi sono rivolti a: "identificazione di 5 'campioni nazionali', per la costituzione di leader nazionali in varie aree di ricerca e sviluppo, con la pubblicazione del primo avviso entro i primi mesi del 2022; selezione di 12 ecosistemi dell’innovazione, con attività legate all'istruzione superiore, alla ricerca applicata, all'innovazione su specifiche aree, definite in base alla specializzazione del territorio, con pubblicazione dell’avviso entro dicembre 2021 e conclusione della fase valutativa entro giugno 2022; i partenariati estesi alle Università che mirano a finanziare fino a un massimo di 15 grandi programmi di ricerca fondamentale e applicata trasversale, caratterizzati da un approccio interdisciplinare, con pubblicazione dell’avviso entro marzo 2022 e assegnazione delle risorse entro giugno 2022".

"I progetti saranno selezionati con procedure trasparenti, che si concluderanno entro la prima metà del 2022. La definizione di un sistema a rete consente il pieno coinvolgimento delle realtà territoriali di eccellenza presenti sull’intero territorio nazionale, comprese quelle del Mezzogiorno - si legge ancora nella nota -. In questo modo si garantisce il pieno rispetto del vincolo legislativo di destinazione del 40% di risorse alle aree del Sud. Inoltre, le linee guida prevedranno anche che quattro assunzioni su dieci saranno riservate a ricercatrici".

"Un ulteriore obiettivo del 2021, anch’esso in fase conclusiva, è la revisione della normativa sugli alloggi universitari, primo passo per realizzare entro il 2026 oltre 60.000 posti letto aggiuntivi soprattutto nelle sedi con maggiore carenza di domanda".

 


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