Cnel, sì a liberi professionisti e interinali in ospedali
Cnel, sì a liberi professionisti e interinali in ospedali

Più che un richiamo di personale in pensione  

Per risolvere l'emergenza degli organici negli ospedali, il Cnel sottolinea in una nota "che una possibile soluzione al problema può rinvenirsi nell’assunzione con contratti di lavoro autonomo o di somministrazione, più che con il richiamo di personale in quiescenza". 

"L’emergenza Coronavirus deve essere affrontata tenendo conto di un orizzonte di lungo periodo, non soltanto attraverso l’introduzione di misure urgenti, che il Cnel condivide, intraprese durante la crisi epidemiologica. L’emergenza in corso mette in luce gli effetti drammatici di un processo di riduzione del finanziamento del sistema di investimenti pubblici durato molti anni e di una composizione della spesa pubblica inefficace", evidenzia il presidente del Cnel Tiziano Treu, nel documento di osservazioni e proposte, redatto, sentite le parti sociali, sul Ddl di conversione in legge del decreto legge 2 marzo 2020, numero 9, recante 'Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19', all’esame della V Commissione Bilancio del Senato. 

"L’assunzione di iniziative immediate e straordinarie non deve né può essere limitata ai Comuni e alle Regioni interessati dai focolai dell’infezione, in quanto i danni che lavoratori e imprese subiscono non sono, purtroppo, circoscrivibili a tali aree. L’emergenza epidemiologica, infatti, interviene in un contesto di ‘blocco produttivo’ e ristagno di produttività che da anni continua a caratterizzare interi settori dell’economia italiana. L’impatto economico dell’emergenza sarà pertanto rilevante e duraturo, sui settori industriale, agricolo e dei servizi - si legge nel documento Cnel - Ciò rende necessari interventi sul fronte bancario (con la sospensione delle rate dei finanziamenti e agevolazione del credito), su quello lavoristico (con estensione degli ammortizzatori sociali alle microimprese e ai lavoratori autonomi) e tributario. L’emergenza impone di rivedere i vincoli generali (fiscal compact compreso) con decisioni tempestive, in un’ottica generale che va oltre l’emergenza in atto". 

"In materia di pubblico impiego, è assolutamente condivisa la specificazione che il periodo di malattia o di quarantena con sorveglianza attiva venga equiparata al ricovero ospedaliero, senza quindi far decorrere le decurtazioni salariali previste in caso di malattia ordinaria, e che le assenze dovute a provvedimenti di contenimento del rischio di contagio vengano considerate sul piano retributivo come presenza a tutti gli effetti (ad eccezione dell’indennità sostitutiva di mensa). Si rileva come, con questo provvedimento, venga colmata una lacuna normativa relativa al caso di assenza forzata dal servizio per ordine della pubblica autorità", evidenzia il Cnel.

 


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