Anaao su contratto, riconoscere specificità dirigenza Ssn
Anaao su contratto, riconoscere specificità dirigenza Ssn

Sul capitolo delle 'Relazioni sindacali al livello periferico' dopo tre incontri, le distanze sui nodi fondamentali rimangono quasi inalterate 

Il confronto tecnico all'Aran sul rinnovo del contratto di lavoro della dirigenza medica e sanitaria "procede a rilento, malgrado la nomina da parte della Conferenza delle Regioni del nuovo presidente del Comitato di settore. In particolare, sul capitolo delle 'Relazioni sindacali al livello periferico' dopo tre incontri, le distanze sui nodi fondamentali (certezza attuativa, strumenti e ambiti di partecipazione sindacale, maggioranza sindacale minima necessaria per firmare gli accordi, ruolo delle Regioni) rimangono quasi inalterate". Lo sottolinea l'Anaao Assomed, principale sindacato della dirigenza medica, facendo il punto sullo stato delle trattative.

"La rigidità della parte pubblica - rileva la sigla - nasce verosimilmente da motivazioni che prescindono dagli aspetti tecnici. Fondamentalmente si intenderebbe applicare alla dirigenza del ruolo sanitario un modello di relazioni sindacali di tipo burocratico-amministrativo, già utilizzato negli altri contratti del pubblico impiego, basato sul lavoro prevalentemente di tipo individuale, su una logica gerarchica di tipo essenzialmente dirigistica e su una architettura di carriera di tipo verticistico. Diverso dal modello cui si ispira la dirigenza del Ssn tecnico-professionale - obietta Anaao - basato sul lavoro in concorso di più professionisti, sul coinvolgimento dell'équipe nel processo decisionale, su un ruolo direzionale tendente più al coordinamento, sul rispetto della autonomia clinica e della responsabilità nei confronti del paziente".

Il modello di relazioni sindacali "in questo caso non può essere una fotocopia degli altri comparti e aree dirigenziali della pubblica amministrazione, ma deve essere rapportato alle diverse peculiarità di questa dirigenza ed alla sua diversa mission di garantire il diritto alla salute dei cittadini tutelato dalla costituzione. Se Regioni e Aran continuassero, fin dal prossimo incontro, su questa linea non saremmo più di fronte a una semplice divergenza tecnica–normativa, ma ad un grave atto politico di negazione della specificità legislativa e professionale della dirigenza del ruolo professionale e di 'limitazione' del ruolo e della rappresentatività delle organizzazioni sindacali che la rappresentano. Una prova ulteriore della volontà politica di non fare questo contratto. Una miopia politica che danneggia cittadini e medici e che non rimarrà senza risposta", conclude l'Anaao.

 


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