Allarme carenza medici, ricetta in 5 punti da Anaao giovani
Allarme carenza medici, ricetta in 5 punti da Anaao giovani

Ridurre accessi a corsi di laurea e aumentare numero contratti di formazione specialistica 

E' allarme carenza medici per i prossimi anni. Per superare le criticità della formazione e del fabbisogno di specialisti nel Servizio sanitario nazionale c'è una ricetta in 5 passaggi, proposta da Anaao giovani in un recente studio: facilitare il precoce ingresso nel Ssn; svincolare il percorso formativo dall’Università, almeno in parte; confrontarsi con l’Europa; prevedere una forma di part time ospedaliero in cui il giovane medico, adeguatamente tutorato, gradualmente 'sostituisce' l’over 60 che potrà su base volontaria lavorare nel territorio; migliorare l’inquadramento previdenziale.

L’iter di formazione di un medico - premette Anaao giovani - è tra i più lunghi nell’ambito delle discipline scientifiche. Dopo il conseguimento di una laurea magistrale a ciclo unico (sei anni, unicum tra le lauree), è obbligatorio, per accedere al Ssn, il superamento dell’esame di stato (circa tre mesi di tirocini obbligatori più la prova finale) e il conseguimento di un diploma di specializzazione o di formazione specifica in medicina generale, della durata variabile, a secondo del percorso scelto, dai 3 anni fino a un massimo di 5 anni. L'accesso alla formazione post lauream avviene, poi, oltre un anno dopo dal conseguimento della laurea. Pertanto, un medico specialista impiega, nella maggioranza dei casi, circa 11-12 anni per poter lavorare per il Ssn, sottolinea il ramo giovani del sindacato.

Partendo dunque dagli accessi a medicina, la ricetta Anaao prevede di ridurre gli accessi a 6.200 l'anno fino al 2022-2023, per assorbire gli eccessi degli iscritti in sovrannumero.

Se si conosce il fabbisogno di medici specialisti (numero espresso dalle Regioni triennalmente), la programmazione della formazione medica diventa abbastanza semplice, almeno sulla carta, evidenzia Anaao giovani: "È inutile formare più medici, perché farlo ha un costo non irrisorio".

E dopo la laurea? Il numero di contratti di formazione specialistica attuali, in media 6.100, "deve essere incrementato nel prossimo quinquennio, nell’ottica di potenziare le attuali assunzioni nel Ssn di 3.228 medici l'anno. Fatti salvi i 6.105 contratti pagati con l’attuale fondo statale per la formazione specialistica, sarebbe auspicabile che le Regioni contribuissero all’aumento dei contratti di formazione specialistica - sottolinea l’Anaao - diventando protagoniste della programmazione e del cammino formativo dei giovani medici specializzandi e della sostenibilità generale del sistema".

"Con il loro aiuto e lo stanziamento di ulteriori 1.862 contratti (differenza tra posti Miur e fabbisogno regionale calcolata sull’ultimo anno accademico), il gap tra partecipanti al concorso e posti a bando si ridurrebbe sensibilmente nei prossimi anni. Il costo complessivo dell’operazione - secondo lo studio Anaao - è stimabile in quasi 190 milioni di euro (per specializzazioni di durata quadriennale) e ammonterebbe a poco più di 9 milioni di euro per le 20 Regioni italiane. Una cifra oggettivamente alla portata di ogni bilancio regionale. Le Regioni dovrebbero dunque farsi carico della differenza tra posti ministeriali e fabbisogno, che esse stesse devono indicare ogni 3 anni".

 


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