Sanità Lombardia: M5S, stoppare Città Salute e opere coinvolte in scandali

Interrogazione e 2 mozioni, 'Maroni mandi a casa Mantovani insieme a Dg indagati' 

Milano, 19 mag. (Adnkronos Salute) - "Stop alla Città della Salute e alle opere coinvolte nello scandalo" aperto dalle inchieste sui presunti appalti truccati per Expo e la sanità lombarda. Lo chiede M5S Lombardia che ha depositato un'interrogazione e due mozioni sull'argomento e, con il consigliere Giampietro Maccabiani, torna a ribadire la necessità che il governatore Roberto Maroni non si fermi all'eventuale revoca dei manager della sanità indagati, ma "mandi a casa anche l'assessore regionale alla Salute Mario Mantovani che li ha confermati e legittimati".

I grillini lombardi si preparano così a dare battaglia in Consiglio regionale. In una mozione a firma Stefano Buffagni chiedono lo "stop definitivo" al progetto del maxi polo che dovrebbe sorgere nell'ex area Falck di Sesto San Giovanni. E con un secondo documento firmato da Silvana Carcano invocano la "sospensione del finanziamento alle opere e alle infrastrutture in ambito sanitario al centro del sistema tangentistico emerso nelle inchieste giudiziarie di questi giorni".

La Città della Salute "va fermata", dichiara il consigliere regionale M5S Buffagni: "Con un'interrogazione all'assessore alla Salute e una mozione al Consiglio chiediamo alla Regione di annullare il progetto. Su quell'area inquinata non deve essere costruito un presidio sanitario, il piano va rivisto dalle sue fondamenta: il bando di gara è viziato e sarebbe necessario procedere alla nomina della nuova commissione giudicatrice del bando, considerati i rischi potenziali sin da ora evidenti per probabili ricorsi da parte delle aziende escluse dall'appalto. Città della Salute è, esattamente come Expo, sinonimo di speculazione e mai come ora è necessario liberare la Lombardia dall'abbraccio mortale tra politica e imprenditoria corrotta", incalza Buffagni. (segue)

(Adnkronos Salute) - "Chiediamo anche - aggiunge la consigliera regionale Silvana Carcano - la sospensione o la revisione di una delibera del 2011 (la 2735 del 22 dicembre 2011) che stanzia i fondi per le opere investite dallo scandalo giudiziario e contabile di questi giorni, come la Città della Salute e il San Gerardo di Monza. Contiamo che la magistratura vada davvero a fondo ma è anche necessario che la politica assuma una posizione chiara su quanto sta accadendo. L'illegalità negli appalti pubblici è intollerabile e le risposte date fin qui da Mantovani sono del tutto insufficienti. Maroni non ha licenziato le persone intercettate, si è rifiutato di riferire in consiglio regionale e ha lasciato al suo posto l'assessore Mantovani che ha mancato nella sua attività di controllo. E' la politica a dover fare il salto, perché solo la politica, non la magistratura, può dare una svolta a questo sistema".

Ma "siamo solo noi a crederlo - attacca - Anche in questo caso siamo soli all'opposizione. Pd e Ambrosoli non presentano nessun documento: per quale motivo? Se il San Gerardo è regno di Cl e la Città della Salute vede coinvolto Levorato, 'amico' del ministro Poletti, qualcosa vorrà pur dire". Per Maccabiani, "dopo Paris e Rognoni le grandi pulizie in Lombardia devono riguardare anche coloro che hanno dato fiducia, e poltrone, a uomini coinvolti in intercettazioni imbarazzanti. Chi amministra il pubblico deve necessariamente essere al di sopra di ogni sospetto. Da questo punto di vista ci sfuggono totalmente le ragioni per le quali Mantovani ha confermato, a dicembre, quei dirigenti. Paghino i tecnici che hanno sbagliato e paghino i politici che li hanno scelti", conclude.

 


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