Sanità Friuli: novità per prestazioni transfrontaliere

 

Trieste, 25 ott. (Adnkronos Salute) - In base alla nuova direttiva europea sulla libera scelta del luogo di cura, a partire da domani non è vietato ai cittadini fruire dell'assistenza sanitaria transfrontaliera, anche se il governo italiano sta ancora completando l'iter di recepimento che si concluderà all'inizio di dicembre con l'emanazione di un decreto legislativo. Di conseguenza, l'assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, ha presentato in Giunta le indicazioni in materia che saranno trasmesse alle Aziende sanitarie e agli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico).

Si ricorda che lo Stato membro di residenza garantisce che i costi sostenuti da una persona assicurata che ha fruito dell'assistenza sanitaria transfrontaliera siano rimborsati, sempre che la prestazione sia compresa tra quelle alle quali si ha diritto nel proprio Stato, e agli stessi costi. Il resto è a carico del cittadino. Da domani potranno dunque continuare i trasferimenti all'estero presso Centri di altissima specializzazione con le usuali procedure adottate sinora. Gli altri interventi sanitari richiesti, che non rientrino nell'ambito di applicazione della Tessera europea di assicurazione malattia (Team), non saranno sottoposti alla preventiva autorizzazione al cittadino. Però tale autorizzazione per alcuni interventi potrebbe essere introdotta, se prevista dal successivo decreto legislativo di recepimento.

Il rimborso del costo sostenuto all'estero in misura non potrà essere superiore alla tariffa che si applica a livello regionale per la prestazione sanitaria analoga. Nel caso il costo sostenuto sia inferiore, il rimborso non potrà eccedere quanto speso. Per quanto riguarda i farmaci, per il rimborso del costo sostenuto valgono le stesse regole applicate alle prestazioni sanitarie, tenendo come riferimento i prezzi definiti per il territorio nazionale.

 


Torna alle notizie di sanita / friuliveneziagiulia