Friuli: Cro Aviano, conclusi i lavori di messa a norma iniziati nel 2008

 

Pordenone, 23 gen. (Adnkronos Salute) - Sono stati smantellati i cantieri che negli ultimi 5 anni hanno contraddistinto parte dell'estetica del Cro (Centro di riferimento oncologico) di Aviano, ma che soprattutto hanno condizionato i ritmi dell'attività sanitaria. Questa mattina, a sancirne formalmente la ripartenza (sostanzialmente già avvenuta), sono stati il vicepresidente della Regione friulana, Sergio Bolzonello, all'Istituto nazionale tumori insieme alla collega della Sanità, Maria Sandra Telesca. I rappresentanti della Giunta sono stati ricevuti da Michelangelo Agrusti, presidente del Civ(Comitato di indirizzo e verifica) del Cro, dal direttore generale Piero Cappelletti, e dal direttore scientifico Paolo De Paoli.

I lavori hanno riguardato la messa a norma del blocco degenze (con relativo ampliamento) dell'edificio centrale impianti e la messa a norma (con riqualificazione architettonica) dell'edificio centrale impianti, per un totale di 15,5 milioni di euro al netto dell'Iva di legge. Per quanto concerne il blocco degenze, "oltre alla messa a norma anti incendio e sismica - illustra Cappelletti - è stata attuata attività di riqualificazione funzionale per direzione scientifica, biblioteca scientifica, epidemiologia, clinical trials e nuovo centro prelievi. Riqualificazione anche per i piani degenza e per l’intero blocco operatorio, con due nuove sale day surgery. Sono stati effettuati lavori di ampliamento su ingresso, direzione sanitaria, accettazione, centralino, bar, una quindicina di laboratori, l'area logistica e la farmacia", evidenzia ancora il Dg.

Cappelletti sottolinea inoltre che è finalmente concluso un complesso lavoro di messa a norma, riqualificazione e ampliamento di importante valore finanziario che ha rimesso a nuovo l'intero Istituto e che "consente di guardare avanti con tranquillità, quantomeno da questo preciso punto di vista, anche in rapporto a nuove sfide, come quella del costruendo Campus. I lavori - conclude il Dg - si sono potuti realizzare grazie alla collaborazione finanziaria e operativa di varie entità regionali e nazionali e, non certo da ultima, alla continuità di impegno delle amministrazioni dell'Istituto stesso succedutesi negli anni dei lavori ma soprattutto, alla costanza del personale del Cro, in particolare dell'ufficio tecnico".

 


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