L'assessore, tesi a sostegno demonizzano interruzione di gravidanza 

Potenza, 24 feb. (Adnkronos Salute) - "Perplessità sulla proposta di legge discussa in IV Commissione consiliare e riguardante le misure sul sostegno sociale alla maternità e alla natalità ne ho avute appena venuta a conoscenza del testo. Un argomento così delicato richiede certamente approfondimenti e confronti ampi, che difficilmente possono esaurirsi nello spazio di una seduta di commissione". Lo ha dichiarato l'assessore alle Politiche sociali e alla Sanità, Flavia Franconi, sulla proposta di legge bipartisan presentata in Consiglio regionale che intende creare un fondo per sussidi economici (250 euro al mese per un anno e mezzo) a favore di donne in gravi difficoltà economiche che rinunciano ad abortire.

"A colpirmi sono state soprattutto l'impostazione complessiva del provvedimento, le tesi a sostegno della proposta stessa - ha aggiunto Franconi - che sembrano, in alcuni tratti, quasi demonizzare l'aborto, elevandolo a causa dello spopolamento della terra lucana e prima causa di morte in Europa. Nel corso della mia carriera professionale ed umana mi sono imbattuta spesso in donne che hanno dovuto ricorrere all'aborto. Ho conosciuto i loro racconti e le loro drammatiche scelte, quasi mai frutto di un problema economico, e certamente non risolvibili con l'assegnazione di un voucher mensile, peraltro di così modesta entita'".

"Il problema semmai più ampio che va affrontato", per Franconi "è quello dell'aiuto alle donne ed alle mamme in difficoltà, non solo a quelle che compiono la scelta di non abortire. Su questo nel prossimo futuro ho intenzione di lanciare diverse iniziative che vedranno coinvolta la società civile". L'assessore ha proposto infine al presidente Marcello Pittella di garantire "la presenza di una componente del mondo femminile nelle sedute di Commissione che dovranno occuparsi di argomenti così complessi e sensibili", vista l'assenza di donne in Consiglio.