Salute: pediatri, 51% famiglie senza filtri anti-giochi azzardo online

Ragazzini soli davanti al Pc 

Marrakech, 26 apr. (Adnkronos Salute) - Ragazzini davanti al pc senza controllo, liberi di navigare e anche di scommettere. In più della metà delle famiglie (51,3%) i computer di casa non hanno filtri che impediscano ai bambini e agli adolescenti di accedere ai siti per il gioco online vietati ai minori. Cosi' la febbre delle scommesse contagia anche loro, fra le pareti rassicuranti della cameretta. È uno dei dati che emergono dall'indagine realizzata sulla diffusione del gioco d'azzardo nei minori in Italia, promossa dalla Simpe ( Societa' italiana medici pediatri) e dall'Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss), presentata al l'International Pediatric Congress on Environment, Nutrition and Skin Diseases, in corso a Marrakech. 

Il dato che la meta' dei genitori intervistati non blocca il pc di casa per proteggere i figli dalla seduzione dei siti di gioco online "significa - afferma Giuseppe Mele, presidente Simpe e Paidoss - che all'intero della famiglia non c'e' alcuna limitazione dell'uso delle tecnologie, non c'e alcun controllo di figli adolescenti, lasciati in balia di se stessi".

Il pediatra consigli dunque di 'filtrare' la navigazione dei giovanissimi, nativi digitali e dunque molto più esperti dei propri genitori nell'uso delle tecnologie. E suggerisce di adottare "veri contratti di locazione del telefonino dato ai figli, come avviene negli Stati Uniti e in altri Paesi. In pratica, i genitori danno il cellulare ai ragazzi in comodato d'uso, firmando un contratto. I figli devono restituirlo dopo un anno nelle stesse condizioni in cui l'anno ricevuto, altrimenti pagano una penale, e il contratto prevede che mamme e papa' controllino l'uso che viene fatto dello smartphone. Cosi' si responsabilizzano gli adolescenti", sottolinea Mele.

 


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