Salute: anche lei russa, piu' casi fra donne per aumento sovrappeso

L'esperto, ma lo vivono come un tabu' e si vergognano a chiedere aiuto 

Milano, 27 feb. (Adnkronos Salute) - Notti in bianco per colpa del partner che russa. Capita a molti italiani, e sempre più spesso anche ai maschi. Perché il luogo comune che vuole sia per definizione 'lui' a togliere il sonno alla compagna, nel Belpaese che cambia sta passando di moda. Alla sbarra c'è l'epidemia di sovrappeso, uno dei fattori più ad alto rischio russamento. A fotografare il nuovo trend è Andrea Minetti, otorino del Policlinico di Milano, specialista in medicina del sonno, oggi a margine della presentazione di un nuovo intervento chirurgico messo a punto all'Irccs di via Sforza per 'silenziare' chi russa. "Il russatore tipo è maschio - precisa l'esperto all'Adnkronos Salute - ma con la crescente diffusione dei chili di troppo, il problema riguarda anche sempre più donne". Che però lo vivono ancora come un 'tabù' e tentano di far finta di niente: "Si vergognano a chiedere aiuto, e si decidono a rivolgersi a un medico quando la situazione diventa grave".

Il russamento, in gergo medico 'roncopatia', interessa secondo i dati epidemiologici disponibili "il 24% degli uomini e il 9% delle donne", riferisce Lorenzo Pignataro, direttore dell'Unità operativa di otorinolaringoiatria della Fondazione Ca' Granda. Ma i numeri aumentano con l'età: "La prevalenza arriva al 60% tra i maschi ultra 60enni e al 50% fra le donne dopo la menopausa, ma si conta anche un 19,5% di maschi russatori giovani": quasi uno su 5.

La 'gamma' delle tipologie di russamento è vasta. In sintesi, si distinguono il russamento semplice (sonno rumoroso) e le apnee notturne (Osas): vere e proprie interruzioni del respiro, che in forma lieve interessano il 20% degli adulti e possono anche favorire l'insorgenza di malattie cardiovascolari e neurologiche. "Ipertensione, cardiopatie, endocrinopatie e vasculopatie", elencano gli esperti. "Al Policlinico è attivo un ambulatorio di II livello dedicato proprio alla diagnosi differenziale del russamento - ricorda Pignataro - Con esami specifici, infatti, è possibile indirizzare il paziente verso il trattamento più opportuno". (segue)

 


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