Medicina: artrosi ginocchio, funziona dispositivo come piccola 'molla'

Al posto di protesi impianto sottocutaneo mini-invasivo, studio lo 'promuove' 

Roma, 17 mag. (Adnkronos Salute) - Cambierà la vita di tante persone, fra gli oltre 2 milioni e mezzo di italiani (il 5% della popolazione adulta e circa il 20% di quella anziana) che lottano ogni anno contro dolori e limitazioni causati dall'artrosi di ginocchio. Si chiama KineSpring ed è un dispositivo medico simile a un ammortizzatore a molla, impiantabile in meno di un'ora di intervento nel tessuto sottocutaneo adiacente all'articolazione del ginocchio senza alcun danno a legamenti, cartilagine e ossa. Un'alternativa nel caso in cui le cure tradizionali non sono più efficaci, oppure è troppo presto per una soluzione chirurgica complessa, come un'osteotomia tibiale o una protesi di ginocchio.

Il dispositivo, già utilizzato in molti Paesi europei e disponibile da circa 2 anni in Italia, è stato oggi al centro del congresso internazionale Esska (European Society for Sports Traumatology, Knee Surgery and Arthroscopy), in corso ad Amsterdam, dove sono stati presentati per la prima volta i risultati su 55 pazienti operati con il KineSpring in un singolo centro italiano. Lo studio ha dimostrato che la grande maggioranza dei pazienti convive perfettamente con la sua 'molla', riportando anche a distanza di più di un anno un miglioramento statisticamente significativo in termini di dolore e funzione del ginocchio operato. Complicanze e o mancanza del beneficio atteso tali da richiedere la rimozione dell'impianto hanno riguardato solo 3 pazienti. (segue)

(Adnkronos Salute) - "In Italia circa 2,6 milioni di persone soffrono di osteoartrosi al ginocchio - spiega Claudio Zorzi, direttore della Divisione di Ortopedia e traumatologia, ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Negrar (Vr) - ma una parte di queste fino a oggi non disponeva di un trattamento ideale: le terapie conservative sono per loro poco efficaci, e una chirurgia invasiva sarebbe troppo precoce. Laddove una protesi non è la soluzione ideale, per pazienti che sono troppo giovani o troppo attivi o rifiutano l'impianto protesico, il KineSpring può rappresentare un'ottima alternativa e consentire una ripresa importante anche di attività fisica, fondamentale per un corretto stile di vita".

Positive anche le ricadute sul sistema sanitario: nel breve termine riduzione dei costi per terapie antalgiche e fisiatriche, nel medio termine limitazione degli alti costi associati agli interventi di revisione protesica. Sono pari infatti a circa 6,5 miliardi di euro l'anno i costi per il trattamento di questi disturbi. Numeri elevatissimi, se si pensa che il 30% delle risorse sanitarie oggi impiegate per la terza età sono dedicate a questa patologia, e un terzo di esse, circa il 10% del totale, specificamente all'artrosi del ginocchio, ma che potrebbero essere destinati ancora a crescere in funzione del costante invecchiamento della popolazione.

"Nel 2009 - evidenzia Zorzi - erano più di 55 mila le protesi di ginocchio impiantate annualmente in Italia e il numero è oggi ancora maggiore e in aumento. Sta infatti diminuendo anche la fascia di età in cui si ricorre alla chirurgia protesica, non più limitata solo a pazienti con oltre 60 anni ma possibile già a partire dalla fine dei 40 anni o nel decennio dei 50 a causa di esiti post-traumatici, il più delle volte sportivi".

 


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