Tumori: nel Lazio 1150 nuovi casi pancreas l'anno, cittadini poco informati

 

Roma, 22 mag. (Adnkronos Salute) - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione 'PanCrea: creiamo informazione', che tocca oggi Roma, voluta in 7 Regioni dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dalla Fondazione 'Insieme contro il cancro', unica nel suo genere.

"Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa 100 nuovi casi - afferma Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto nazionale tumori 'Regina Elena' di Roma - il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". (segue)

(Adnkronos Salute) - All'interno della campagna 'PanCrea' sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere poco frequente per il 43% degli oncologi", afferma Gianluca Grazi, direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del Regina Elena. "Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno - aggiunge - in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione".

"Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un male incurabile - dice Andrea Salvetti, presidente Società italiana di medicina generale (Simg) di Grosseto - Ma l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici". "La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare - evidenzia Michele Milella, oncologo del Regina Elena - è stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia". "Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico - conclude Cognetti - perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal Ssn, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014".

 


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