Tumori: San Raffaele, riattivato gene sentinella contro leucemie e linfomi

Meccanismo scoperto e brevettato grazie a studio Italia-Usa 

Milano, 12 mag. (Adnkronos Salute) - Un brevetto Italia-Usa contro i tumori del sangue. Ricercatori dell'Irccs San Raffaele di Milano e del Dana-Farber Cancer Institute americano hanno scoperto come riattivare un gene sentinella che ha il compito di spingere al suicidio le cellule 'impazzite' all'origine di leucemie, linfomi e mielomi. Lo studio, finanziato dall'Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) con i fondi del 5xmille e da Fondazione Cariplo, è pubblicato su 'Nature Medicine'. A coordinare il lavoro Giovanni Tonon, capo dell'Unità di genomica funzionale del San Raffaele e docente all'università Vita-Salute San Raffaele, e Kenneth C. Anderson del Dana-Farber Cancer Institute, Harvard Medical School, Boston.

Le cellule tumorali - spiegano gli studiosi - presentano una crescita tumultuosa e di conseguenza accumulano danni al Dna che, in una cellula sana, indurrebbero a morte cellulare programmata (apoptosi). In caso di tumori del sangue questo non avviene e ora gli scienziati hanno scoperto perché: le cellule tumorali ematologiche 'spengono' un gene sentinella (YAP 1) che ha il compito di riconoscere la cellula impazzita e portarla all'apoptosi.

I ricercatori hanno poi identificato la proteina (STK4) che spegne YAP 1, e hanno dimostrato che inattivandola si riescono a ripristinare i livelli di YAP1 inducendo la morte delle cellule malate. Il meccanismo è oggetto di un brevetto di cui sono co-titolari Fondazione San Raffaele e Dana-Farber Cancer Institute. (segue)

(Adnkronos Salute) - "Questo lavoro - spiega Tonon - apre la strada allo studio di terapie che possano, spegnendo l'attività di STK4, riattivare il ruolo fondamentale del gene sentinella che induce la morte delle cellule tumorali ematologiche, sfruttando un tallone d'Achille dei tumori. E' il risultato del lavoro di un'equipe di scienziati e in particolare di una ricercatrice e medico di grande talento e dedizione, Francesca Cottini".

"Il sogno di ogni medico scienziato è dare un contributo scientifico che possa migliorare le aspettative e la qualità di vita dei pazienti - afferma la scienziata, prima autrice dello studio e phisician scientist al San Raffaele e alla Harvard Medical School - In questi anni ho studiato e identificato un meccanismo molecolare che il mieloma utilizza per evitare la morte cellulare e continuare a proliferare nonostante la presenza di danni al Dna. Con nostra sorpresa questo meccanismo è in uso in molte patologie proliferative del sangue e aprirà la possibilità di sviluppare nuovi target terapeutici. Penso che la ricerca di base sia la sola risposta possibile per sviluppare la conoscenza necessaria a individuare nuovi target e nuovi farmaci".

"Questi studi - commenta Anderson - evolvono da una collaborazione di lunga data tra i laboratori di Giovanni Tonon e il mio sulla oncogenomica dei tumori del sangue. In particolare, questi risultati definiscono un nuovo potenziale paradigma terapeutico per tumori ematologici ad alto rischio, refrattari alle terapie convenzionali.

 


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