Tumori: 30 anni di azalee Airc, da un banchetto di Milano a 219 mln raccolti

'Benzina' per la ricerca dal fiore simbolo della lotta al cancro delle donne 

Milano, 9 mag. (Adnkronos Salute) - Milano, 1984. Un gruppo di 'pionieri' ha un'illuminazione: usare i fiori per finanziare la ricerca scientifica. L'idea, ispirata da esperienze anglosassoni, si concretizza con un banchetto nel capoluogo lombardo, in piazza Castello. Vengono distribuite poche centinaia di piante, provenienti dai vivai del Lago Maggiore ed è un successo. Nasce così, in punta di piedi, l'Azalea della ricerca di Airc. La storica iniziativa - concepita da Alfredo Ratti, noto imprenditore comasco del settore florovivaistico (scomparso nel 2013), con la rivista mensile 'Gardenia' e Guido Venosta, allora presidente dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro - in 30 anni ha permesso la raccolta di oltre 219 milioni di euro, 'benzina' che ha acceso i motori della ricerca contro i tumori femminili.

Perché proprio l'azalea? Si cercava una pianta che potesse garantire una fioritura a maggio per la festa della mamma, che fin da subito era sembrata la data giusta per lanciare il 'fund raising a sfondo floreale', racconta l'Airc nell'anno in cui ricorre il 30esimo anniversario del progetto. Domenica 11 maggio saranno 20 mila i volontari impegnati nella distribuzione di 600-800 mila piante in 3.600 piazze di tutta Italia, a fronte di un contributo minimo di 15 euro. Ma nel 1984 nessuno immaginava questo exploit: l'azalea che diventa simbolo del contributo dell''uomo della strada' alla battaglia contro il cancro, le richieste di piante che si moltiplicano. Fu necessario rivolgersi a vivai organizzati che garantissero la stessa qualità per un numero così elevato di azalee, e insieme assicurassero la cosiddetta 'azalea tardiva' attraverso una particolare coltivazione di selezioni varietali. (segue)

(Adnkronos Salute) - L'Azalea della ricerca è stata selezionata fin dal 1989 e rappresenta una varietà di semina, in gergo tecnico "ibrido da soggetti di Azalea Indica, sinonimo di Rododendro Simsi", ripetutamente migliorata nei successivi incroci. In seguito, nel 1997, l'Airc scelse, tra le 36 novità presentate nella sede di Ratti Flora, il suo 'fiore della ricerca' che venne depositato dopo aver catalogato le caratteristiche principali presso l'Associazione internazionale floro vivaisti per il riconoscimento 'novità', ottenuto nel 2000. Da qui inizia la produzione in 'larga scala'.

E' così che in 30 anni le azalee dell'Airc hanno colorato balconi e giardini d'Italia, mentre gli scienziati mettevano a segno importanti progressi nel campo della ricerca e della cura per i tumori. Un evergreen che ha accompagnato tappe storiche: dagli anni '80, con l'affermazione della tecnica chirurgica 'salva-seno', la quadrantectomia (che rese famoso l'oncologo Umberto Veronesi) e la scoperta del ruolo del gene Her2 nelle forme più aggressive di cancro al seno, fino ai '90, gli anni della radioterapia 3D, del linfonodo sentinella e dei geni Brca 1 e 2 (responsabili della maggior parte delle forme ereditarie di tumore al seno), ma anche del primo calo nei dati sulla mortalità per cancro. Nel segno dell'azalea si è chiuso un secolo e se ne è aperto un altro: negli anni 2000 la ricerca ha continuato la sua corsa, mettendo il turbo dopo il sequenziamento dell'intero genoma umano. Oggi la sfida al cancro diventa ancora più hi-tech. L'azalea ci sarà.

 


Torna alle notizie di medicina / oncologia