Sanità: allarme oftalmologi, taglio anestesisti per intervento cataratta

 

Roma, 18 lug. (Adnkronos Salute) - Allarme degli oftalmologi: niente più anestesisti per l'intervento alla cataratta nella Regione Veneto. "Dopo cerotti, garze, pinze e suture, ora tocca ad anestesisti e chirurghi", afferma la Società oftalmogica italiana (Soi) che denuncia come "per colpa dei tagli alla sanità, l'anestesista non sarà più presente durante gli interventi chirurgici alla cataratta" in Veneto. Uno degli interventi più eseguiti al mondo, con 550 mila persone affette in Italia, per il quale è essenziale l'aiuto dell'anestesista, dicono gli esperti della Soi.

"I tagli indiscriminati alla spesa - denuncia Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana - attuati a seguito della spending review, hanno colpito anche il personale in sala operatoria. E gli anestesisti, secondo gli interventi già in vigore in alcune Regioni, potrebbero non essere più presenti in sala operatoria né effettuare le visite preventive. Questa responsabilità non può essere demandata al medico oculista che non può esprimere valutazioni che non gli competono".

Fanno eco al presidente Soi anche i medici e gli ortottisti iscritti al sindacato dell'Associazione sindacale dei medici oculisti e ortottisti italiani (Asmooi). "Il Governo e le amministrazioni periferiche - aggiunge Carlo Maria Villani, presidente Asmooi - non possono ignorare una delle condizioni fondamentali di sicurezza per garantire il livello essenziale della prestazione del servizio in sanità. Vogliamo far sapere che già nella Regione Veneto vi è questa situazione e daremo il via alla campagna 'Per salvare la tua vista richiedi la presenza del medico anestesista', utilizzando i maggiori media che hanno già dato ampia disponibilità di affiancamento per superare questa criticità a tutela della salute dei cittadini". (segue)

(Adnkronos Salute) - Anche Alessandro Vergallo presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani - Emergenza area critica (Aaroi-Emac) è dello stesso parere dei colleghi: "Le competenze peculiari e uniche del medico specialista in anestesia e rianimazione sono indispensabili per garantire la sicurezza di ogni paziente sottoposto ad intervento chirurgico. Deve essere chiaro a tutti - aggiunge - che se il medico anestesista viene escluso da una sala operatoria" potrà unicamente "cercare di limitare i danni".

La Soi illustra il ruolo dell'anestesista in sala operatoria, nel caso della cataratta. Il medico oculista, durante l'intervento, è impegnato in una prestazione estremamente complessa che si svolge su un occhio in libero movimento. Come se non bastasse, il chirurgo è anche costretto ad eseguire l'intervento in tempi davvero minimi e - dice la Soi - non è nelle condizioni di occuparsi anche del monitoraggio e controllo sistemico intraoperatorio del paziente. Nel nostro Paese non esistono figure sussidiarie a quella del medico anestesista che, nel nostro ordinamento, è un ruolo che non può essere svolto da nessun altro laureato in medicina e chirurgia che non abbia conseguito la specializzazione in anestesiologia e rianimazione. "Pertanto, il medico di base o il medico oculista non possono in alcun modo sostituirsi al medico anestesista".

 


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