Farmaci: retinite pigmentosa, per Ema rhNgf è medicinale orfano/Rpt

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Milano, 1 lug. (Adnkronos Salute) - Un medicinale 'da Nobel' diventa farmaco orfano. Dompé annuncia la designazione di farmaco orfano (Orphan Drug Designation) per rhNgf (Nerve Growth Factor ricombinante umano) nella terapia della retinite pigmentosa. Il riconoscimento rappresenta un ulteriore passo nello sviluppo di questo farmaco, che trae origine dalla ricerca del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Non solo. Fa seguito all’attribuzione di farmaco orfano da parte della statunitense Food and Drugs Administration (Fda) e della stessa European Medicine Agency (Ema) per Reparixin, molecola frutto della ricerca Dompé, indicata per migliorare l'efficacia del trapianto di isole pancreatiche in pazienti con diabete.

Con retinite pigmentosa si definisce un gruppo di patologie ereditarie dell'occhio, che possono condurre alla progressiva perdita della vista. Nei pazienti che soffrono di questa malattia cronica i fotorecettori (le cellule della retina chiamate coni e bastoncelli che hanno il compito di cogliere il segnale visivo per inviarlo al cervello) vengono danneggiate e vanno incontro a progressiva degenerazione. Attualmente la retinite pigmentosa colpisce approssimativamente 3 persone su 10.000 nell’Unione Europea, per un totale di circa 153.000 pazienti: è quindi ampiamente sotto la soglia di malattia orfana, che 'scatta' per patologie che interessano non più di 5 persone su 10.000. Al momento della designazione a farmaco orfano, non sono disponibili nell'Unione Europea trattamenti mirati soddisfacenti per la retinite pigmentosa. I pazienti che ne soffrono ricevono, infatti, solamente consulenza genetica per essere informati sui rischi di trasmissione della malattia ai figli e un trattamento generale di supporto.

RhNgf, il fattore di crescita nervosa ricombinante umano messo a punto da Dompé, è il medesimo tipo di proteina che viene naturalmente prodotta dall’organismo e che favorisce lo sviluppo e la sopravvivenza delle cellule nervose, comprese quelle della retina. L’Ngf si è dimostrato efficace nell’inibire la degenerazione della retina in diversi modelli animali di retinite pigmentosa. L’Ngf ricombinante umano potrebbe quindi integrare quello naturale e migliorare la sopravvivenza delle cellule retiniche rallentando l’avanzare della patologia e quindi favorendo il mantenimento delle capacità visive. "Siamo particolarmente orgogliosi della designazione dell’Ema, che ci sprona a proseguire nel nostro impegno nell’individuazione e sviluppo di farmaci ad altissimo valore tecnologico per la cura delle malattie rare che attualmente non dispongono di alcuna opportunità terapeutica, come la retinite pigmentosa – spiega Eugenio Aringhieri, Ceo del Gruppo Dompé - Continueremo a puntare sulla nostra capacità di generare innovazioneper dare risposta a bisogni non soddisfatti dei pazienti, come già avvenuto con Reparixin, attualmente in Fase III di sperimentazione clinica".

 


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