Salute: italiani spendono 1 mld euro in cure dentali all'estero

Andi, fermare fenomeno e colpire i 15mila professionisti falsi o abusivi 

Roma, 19 apr. (Adnkronos Salute) - "Oggi si stima che circa 1 miliardo di euro finisca dall’Italia nelle casse dei dentisti stranieri, sottraendo anche in questo caso soldi al fisco e all’economia del Paese". E' la denuncia di Gianfranco Prada, presidente dell’Associazione nazionale dentisti italiani, intervenuto al XX Congresso del Collegio dei docenti di odontoiatria a Roma. "In proposito abbiamo proposto l'organizzazione di una Conferenza nazionale sull'odontoiatria in cui definire linee guida e misure contro l'illegalità, con interventi mirati in termini di prevenzione e repressione, ad esempio attraverso la confisca di beni e attrezzature dei finti dentisti o dei prestanome".

Secondo le stime dell'Andi "nel nostro Paese ci sono anche 15mila professionisti falsi o abusivi, che oltre a evadere le tasse costituiscono un evidente grave pericolo per la salute dei cittadini". "Gli italiani - aggiunge - spendono ogni anno 6 mld di euro dal dentista regolarmente fatturati e altri 60 mln per interventi dall'igienista dentale, ma la piaga dell’evasione resta consistente perché accanto accanto a 58mila odontoiatri e 2.000 igienisti ufficiali, ci sono 15 mila professionistai che esercitano abusivament". Per favorire l’accesso alle cure dei cittadini riducendo il carico economico sulle famiglie a costo zero per lo Stato, in occasione del congresso è stato discusso il primo documento programmatico condiviso dal Collegio dei docenti di Odontoiatria, dalla Commissione albo odontoiatri (Cao Nazionale), dall’Andi, e dall’Unione nazionale industrie dentarie italiane (Unidi).

La proposta avanzata dalle associazioni di settore e dall’industria dentale chiede di consentire maggiori deduzioni di imposta a vantaggio del paziente, come avviene ad esempio nel settore dell’edilizia per chi ristruttura la propria casa. "Questo favorirebbe l'accesso alle prestazioni odontoiatriche, soprattutto se associato a una campagna di promozione della salute orale – osserva Prada - a ciò si aggiungerebbe il recupero dell'evasione fiscale, che andrebbe favorito anche promuovendo la tutela della legalità nel settore".

 


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