Salute: italiani disertano dentista, meno di 4 su 10 fa visite regolari

Poca cura e pulizia denti per meno di un terzo, Sos infezioni batteriche 

Milano, 29 mag. (Adnkronos Salute) - Gli italiani trascurano la salute del sorriso. Non arrivano a 4 su 10 (39,1%) quelli che dedicano abbastanza attenzione all'igiene e alla cura dei denti; sono ancora meno (36,3%) a sottoporsi regolarmente a visite di controllo dal dentista, e neanche un terzo rispetta l'appuntamento periodico con l'igienista per la pulizia di denti. Sottovalutati anche i nemici più insidiosi come la parodontite, infezione che colpisce oltre il 60% della popolazione, e che non trattata può portare alla perdita dei denti. E' la fotografia scattata da un'indagine condotta da Astra Ricerche per conto dell'Istituto di ricerca e formazione (Irf) in Microdentistry, su un campione rappresentativo di 1.111 connazionali di età compresa tra 18 e 70 anni.

"Gli italiani si preoccupano solo quando i problemi dentali diventano gravi ed evidenti - riferisce Enrico Finzi, presidente Astra Ricerche e curatore della ricerca, presentata oggi a Milano - Infatti il 63,5% è preoccupato dalla presenza di pus e il 61,5% se i denti si muovono, mentre sembrano sottovalutare sintomi all'apparenza meno gravi, ma già molto pericolosi per la salute orale, come le gengive sanguinanti, abbassate o infiammate. La scarsa preoccupazione porta a una limitata attività di prevenzione: per gli italiani sembrano essere sufficienti le sane abitudini quotidiane (59% non fumare, 55,1% spazzolare bene i denti, 54,4% lavare i denti dopo ogni pasto). Sono invece meno attenti alle visite di controllo effettuate dallo specialista".

"Solo il 31,2% degli italiani ha una conoscenza adeguata della parodontite - continua il sociologo - Solo il 10,8% riconosce correttamente che la parodontite è una malattia dei tessuti parodontali e non delle gengive, e solo il 2,5% la descrive come una malattia provocata da batteri. Circa la metà riconosce nel sanguinamento delle gengive un problema correlato alla parodontite e solo il 35,3% sa che l'alitosi è uno dei primi sintomi. Ma la cosa più importante è che quasi il 40% degli Italiani crede ancora che la parodontite sia una malattia non curabile". Soltanto un italiano su 3 sa che la parodontite potrebbe essere evitata con controlli periodici dal dentista e solo 11,3% è a conoscenza di un trattamento non chirurgico di cui si è parlato durante l'incontro di oggi: la terapia micro-foto-dinamica, basata sull'uso combinato di microscopio operatorio e laser ad alta potenza. (segue)

(Adnkronos Salute) - "Nonostante un'attenzione alla salute dentale che presenta ancora ampi margini di miglioramento - aggiunge Finzi - gli italiani hanno ben chiaro quali debbano essere le caratteristiche fondamentali di un trattamento per la cura della parodontite: risultati sicuri (81,2%) e duraturi nel tempo (80,6%). Pare invece contare poco l'aspetto economico (23,9%) e l'azione immediata (23,5%). Quindi, per avere dei risultati sicuri e mantenere in funzione i propri denti, gli italiani sono anche disposti a investire in una terapia che abbia esito positivo".

"L'integrazione del laser, come coadiuvante del trattamento della malattia parodontale - spiega Rolando Crippa, docente di odontoiatria all'università di Genova e direttore del Reparto di patologia orale e laserterapia all'Istituto stomatologico italiano - ha dimostrato largamente la sua efficacia grazie ad alcune sue caratteristiche e al modo in cui il raggio interagisce con i tessuti coinvolti. Fra i principali vantaggi vanno considerati l'effetto battericida, la rimozione dell'epitelio sulculare infetto e del tessuto di granulazione, nonché gli effetti antiflogistico, antiedemigeno e biostimolante". Inoltre, "l'impiego del laser in odontoiatria in alternativa al bisturi, al trapano e ai tradizionali protocolli chirurgici assicura un trattamento meno invasivo, meno doloroso, più preciso e dai risultati migliori".

La terapia micro-foto-dinamica della parodontite prende le mosse dalla diffusione di test bio-molecolari in grado di prevedere le varianti geniche che influenzano la persistenza dei batteri patogeni nelle aree sotto-gengivali, di conseguenza i risultati terapeutici. "Lo screening sistematico per mezzo di questi test e l'introduzione di trattamenti fotodinamici laser-assistiti - precisa Francesco Martelli, direttore scientifico Irf in Microdentistry - ci consente di elaborare oggi strategie personalizzate, che tengono conto della risposta immunitaria di ciascuno. Il nuovo approccio - conclude - permette di gestire con successo anche quei casi di parodontiti aggressive a insorgenza precoce e refrattarie alle tradizionali strategie terapeutiche, che causano l'edentulismo anche in persone molto giovani".

 


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