Sanità: Fimmg, medici famiglia già pochi, assurdo taglio posti corso formazione

57 in meno mentre c'è allarme carenza per futuro 

Roma, 17 apr. (Adnkronos Salute) - Un taglio "assurdo" di 57 posti per la formazione in medicina generale, percorso obbligato per creare nuovi medici di famiglia. Un fatto "incomprensibile", a fronte della mancanza di questi professionisti in alcune aree del Paese e dell'allarme carenza di dottori di famiglia entro il prossimo decennio. Con la necessità di 'rimpiazzare' 30 mila camici bianchi per la medicina di famiglia. Lo denuncia la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) che ha analizzato i dati nazionali dopo il completamento, con la pubblicazione del bando di concorso del Lazio, per il 'Corso di formazione specifica in medicina generale' dei contingenti numerici per il triennio 2013/2016.

"Denunciamo - dice Silvestro Scotti, vice segretario nazionale della Fimmg - una riduzione sconfortante e assolutamente in contrasto con la pianificazione delle esigenze della medicina territoriale. Un dato in assoluta antitesi con le oramai assidue grida d'allarme provenienti da diverse parti del Paese che lamentano continuamente difficoltà alla copertura di settori di medicina generale per insufficienza dei medici". Se si considerano i dati dell'anno scorso, indica Carlo Curatola, coordinatore di Fimmg Formazione Emilia Romagna, che ha condotto il monitoraggio dei bandi di concorso, "si assiste ad un calo del 5,8% dei medici. Passando, dunque, da un contingente di corsisti composto da 981 camici bianchi distribuite sul territorio nazionale disponibili per il triennio 2012/2015, a un contingente di 924 arruolabile per il triennio 2013/2016".

Ma, secondo l'esperto, è scorporando i numeri e considerando i dati regione per regione, che il quadro si fa allarmante. Infatti, si scopre che la Sicilia subisce un taglio netto del 50% dei corsisti (da 100 a 50), il Friuli Venezia Giulia un taglio del 20% (da 25 a 20) e l'Emilia Romagna una riduzione del 17,64% (da 85 a 60). Va inoltre aggiunto che ogni anno il tasso di abbandono è di circa il 10% sul livello italiano, con picchi in alcune regioni anche del 30%. "L'analisi mette in mostra un contrasto inconfutabile con i numeri dell'Enpam che dimostrano, nei prossimi 5-10 anni, dal 35% al 50% di pensionamento dei medici attualmente in attività, rendendo necessario un ingresso dai 15.000 ai 30.000 medici nel sistema della medicina generale". (segue)

(Adnkronos Salute) - Ma la Fimmg punta il dito anche sulla gestione dei corsi per la formazione dei medici di famiglia. Analizzando i finanziamenti del Fondo sanitario nazionale, "ci accorgiamo - rileva Scotti - che la somma destinata alle regioni in maniera finalizzata alla formazione in medicina generale non cambia, lasciando il sospetto che la riduzione di spesa per le borse di studio (ovvero dei posti per la formazione), piuttosto che essere utilizzate per aumenti di numero dei partecipanti o per il miglioramento retributivo e fiscale della borsa di studio, verrebbero utilizzate per i costi gestionali e organizzativi del corso stesso".

"Forse qualcuno, piuttosto che ridurre, potrebbe pensare ad investire, se non in numero, almeno in motivazione sui giovani medici. Si potrebbe utilizzare la riduzione di spesa per migliorare la condizione retributiva del corso: la borsa, oltre che essere la metà rispetto a quella erogata per le specializzazioni e diversamente da queste anche tassata, potrebbe almeno essere adeguata ai tassi d'inflazione degli ultimi anni, adeguamento non più applicato dal 2007", conclude.

 


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