In aumento epidemie, più attenzione a norme igieniche per frenare contagi 

Roma, 9 lug. (Adnkronos Salute) - (EMBARGO ORE 18.00) Una 'montagna' di feci di gatto: ogni anno solo negli Stati Uniti se ne producono oltre 1,2 mln di tonnellate, che finiscono nell'ambiente con tutto il loro contenuto di parassiti infettivi, come la Toxoplasma gondii (T. gondii), una minaccia soprattutto per le donne in gravidanza e per chi ha le difese immunitarie basse. A lanciare l'allarme legato ai felini è lo studio dello Stanley Medical Research Institute (Usa) pubblicato su 'Trends in Parasitology'.

L'aumento di epidemie dovute al parassita ha fatto scattare l'allarme degli esperti. Preoccupati anche per i recenti studi che collegano la T.gondii al rischio di sviluppare la schizofrenia, il disturbo ossessivo-compulsivo e l'artrite reumatoide. "L'accumulo di oocisti sporulate di Toxoplasma gondii trovate nelle feci di gatti - avvertono i ricercatori - può essere un problema molto più grande di quanto ci rendiamo conto a causa della longevità dei felini e dell'associazione con altre malattie", afferma E. Fuller Torrey, diretto dell'Stanley Medical Research Institute. "Si dovrebbe intervenire e controllare la popolazione di gatti randagi - suggerisce lo studio - perché il lavoro ha dimostrato che nelle zone dove stanziano i felini, come cortili o piazze, si possono trovare depositi di feci con 3-400 oocisti per metro quadrato. E ognuna di questa ha il potenziale per causare un'infezione".

Attenzione anche - ricordano gli scienziati - a quello che mangiano i gatti, perché possono infettarsi con il parassita nutrendosi di uccelli e roditori contaminati a loro volta, o ingerendo carne cruda. La malattia si verifica con lo sviluppo di uova del parassita all’interno del tessuto nervoso, muscolare e viscerale del gatto con conseguente espulsione di feci potenzialmente pericolose, perché contengono oocisti in grado di sopravvivere anche per un anno in ambiente umido.