Salute: Apostoli (Simlii), disoccupazione moltiplica rischi

L'esperto, il lavoro più pericoloso è quello che non c'è 

Roma, 1 ott. (Adnkronos Salute) - Nel giorno della diffusione dei dati Istat sull'occupazione - con una disoccupazione giovanile record ad agosto - arriva anche un monito sull'impatto della mancanza di lavoro per la salute degli italiani. "Un impatto pesante, psicologico ma anche a livello cardiovascolare e gastrointestinale. Si tratta di un fenomeno preoccupante, data la crescente disoccupazione e sottoccupazione, e che non può essere ignorato. Ormai esistono dati consolidati che indicano come il lavoro più pericoloso sia proprio il non lavoro". Parola del presidente Simlii (Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale) Pietro Apostoli, che a margine di un incontro oggi a Roma spiega all'Adnkronos Salute come già "numerosi studi nei Paesi scandinavi hanno correlato una più alta mortalità con i periodi di non lavoro".

"Ansia, depressione, insonnia, ma anche aumento clamoroso dei suicidi insidiano le persone che perdono o non trovano lavoro. Dunque ormai sappiamo che la salute di queste persone è più a rischio - sottolinea Apostoli - e se ancora non abbiamo dati sull'effetto della disoccupazione per i giovani, ritengo che sarebbe opportuno indagare con ricerche mirate".

Oggi si celebra in Italia la Giornata nazionale della medicina del lavoro: "La figura del medico del lavoro - dice Apostoli - riveste un ruolo centrale nella società e nel mondo delle imprese, come specialista e consulente globale del datore di lavoro, impegnato quotidianamente a prevenire e contribuire a scongiurare infortuni e malattie professionali, ancora statisticamente troppo elevati in Italia. La presenza di un medico in azienda può dare un contributo insostituibile, intervenendo sul 'fattore umano' e contribuendo a promuovere la cultura della sicurezza a tutti i livelli". (segue)

(Adnkronos Salute) - E se la mancanza di lavoro fa male alla salute, "l'eccessiva burocrazia insidia l'opera dei medici del lavoro. Sosteniamo da tempo che ci sia spazio in Italia per un'importante semplificazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro: una pletora di regolamentazioni a volte inutili, che espone al rischio di sanzioni anche solo per inadempienze formali", rileva Apostoli.

Un buon lavoro, più sano e produttivo, ha nel medico del lavoro un promotore essenziale, a patto che lo si faccia lavorare senza l'incubo di una eccessiva burocrazia. La proliferazione delle norme di legge in materia di salute e sicurezza del lavoro avvenuta negli ultimi anni da un lato ha colmato "vuoti legislativi non ulteriormente ammissibili", creando un sistema di vincoli "rigido, farraginoso e burocratico, più orientato alla forma che alla sostanza, a differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, che vantano sistemi di prevenzione più semplici ed efficaci", rileva Apostoli. Ciò vale, in particolare, per le piccole e medie imprese, che sono quelle che impiegano oggi la maggior parte dei lavoratori italiani. "Il sistema può e deve essere semplificato, ovviamente nel rispetto delle garanzie reali per i lavoratori", conclude il presidente della Simlii.

 


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