Natale: in agguato 2-3 kg di troppo, pressione alta e mania dello shopping

Su 'Prevention & Research' consigli per festeggiare difendendo la salute 

Roma, 20 dic. (Adnkronos Salute) - Due o tre chili di troppo, indigestioni, pressione alta, ma anche portafoglio svuotato dallo shopping compulsivo e depressione. A mettere in guardia contro le insidie per la salute legate al Natale è il team di Medicina del lavoro della Sapienza di Roma, che pubblica su 'Prevention and Research' un lavoro su questo tema, con i consigli per celebrare le festività senza mettere in pericolo la salute. "Il Natale si accompagna a una serie di rischi, che comprendono aspetti sia fisiologici che psicologici", scrivono i medici.

Ad esempio, complice la disponibilità della tredicesima e il rito dei regali, in alcuni individui in questo periodo "si sviluppa una corsa verso gli acquisti, una frenesia nello spendere" che apre la strada allo shopping compulsivo, problema "che può diventare estremamente pericoloso e deleterio". Ma di cosa si tratta? E' un "disturbo del controllo degli impulsi - ricordano gli autori - che indica il desiderio compulsivo di fare acquisti". Noto anche "con il termine oniomania (dal greco onios = "in vendita," mania = follia)", per le persone che presentano questo disturbo, soprattutto donne in giovane età, se inizialmente l'acquisto è un momento di svago, successivamente il desiderio diventa irrefrenabile. Con il risultato di accumulare oggetti inutili 'bruciando' cifre anche importanti. Inoltre le tante persone sole "incorrono nel forte pericolo di cadere in uno stato depressivo", legato al fatto di sentirsi psicologicamente e socialmente escluse dalla convivialità generale.

"Sempre più frequenti e in aumento anche i vari problemi alimentari in cui ci si imbatte in questo periodo", dicono gli esperti. "Diabete, obesità, innalzamento della pressione arteriosa, indigestioni" seguono a un momento in cui i freni inibitori nei confronti del cibo si allentano e in cui l'offerta alimentare, specie di dolci, alimenti zuccherati e ricchi di saccarosio, o anche di lipidi e grassi, aumenta notevolmente. "Come è emerso da varie ricerche, gli italiani consumano in questo periodo grandi quantità di cibi ipercalorici (frutta secca, salse, salumi, alimenti iper conditi o fritti, dolci, superalcolici), per questo motivo durante le feste ingrassano di almeno due o tre kg". (segue)

(Adnkronos Salute) - Inoltre la tendenza alle abbuffate, frequenti in questi giorni, determina in molti soggetti disturbi quali: forti dolori addominali, cattiva digestione e nei casi peggiori gastrite e diarrea. Da non sottovalutare poi l'aumento dei livelli di colesterolo e di pressione arteriosa (favoriti dall’eccessiva alimentazione) e il precipitare di patologie e alterazioni cardiocircolatorie. "Bisognerebbe infine prestare attenzione anche al fumo che, anziché rilassare, determina una cattiva funzionalità del cardias (valvola che divide lo stomaco dall'esofago), favorendo le problematiche legate al reflusso esofageo quali la risalita dei succhi gastrici".

Ma cosa si può fare per stare alla larga da tutte queste insidie? "La prima e più importante cosa che bisogna tenere a mente è il significato originario del Natale. La valenza consumistica che" questa festa "ha assunto oggi a livello collettivo va in conflitto con le intenzioni e le origini frugali del periodo", dicono i medici, ricordando che il Natale coincide con il solstizio d'inverno, "un momento quindi di raccoglimento collettivo che prelude ad un periodo di difficoltà e privazioni. Ogni festa porta con sé entusiamo, allegria e spensieratezza, ma dobbiamo saperci gestire". Dunque evitare gli eccessi aiuterà salute e portafogli.

 


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