Un gene per 2, stessa causa per leucemie e malattia rara
Un gene per 2, stessa causa per leucemie e malattia rara

Setbp1 scoperto in Bicocca provoca anche sindrome Schinzel-Giedion, studio su Nature e all'Eha 

Un gene, due malattie. Setbp1, identificato in Italia nel 2012 come oncogene responsabile di leucemie sia acute che croniche, può causare anche la sindrome di Schinzel-Giedion, una grave patologia rara. Il nuovo studio - pubblicato su 'Nature Communications' e pronto a partire per Stoccolma, dove verrà presentato nella sessione plenaria del 23esimo Congresso della Società europea di ematologia-Eha (14-17 giugno) - ha tra i firmatari gli stessi scienziati autori della prima scoperta, apparsa 5 anni fa su 'Nature Genetics'. A guidarli Carlo Gambacorti-Passerini, professore di Ematologia all'università di Milano-Bicocca e direttore dell'Unità di Ematologia all'ospedale San Gerardo, Asst di Monza.

Grazie al lavoro di oltre 10 ricercatori della Bicocca e di numerosi collaboratori in altri atenei italiani, francesi e finlandesi, e al finanziamento dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro-Airc, la funzione del gene Setbp1 (e della proteina corrispondente) è stata finalmente chiarita. Sia quella della versione normale, sia quella dell''alter ego' malato.

"Oltre alle leucemie - concludono gli studiosi - quando la mutazione si sviluppa nelle cellule germinali il gene può anche causare una grave patologia nota come sindrome di Schinzel-Giedion, in grado di danneggiare quasi tutti gli organi del corpo".

"Ciò che si sapeva finora - ricorda Gambacorti-Passerini - era solamente che la proteina Setbp1", codificata dall'omonimo gene, se mutata "portava al blocco di un'altra proteina nota come Pp2a attraverso interazioni proteina-proteina. In realtà, la funzione globale di questo gene è diversa e molto più complessa".

Il tutto - spiegano dalla Bicocca - è nato dall'osservazione che la proteina Setbp1 umana è in grado di legare il Dna, proprietà fino a quel momento sconosciuta. La scoperta ha portato all'uso dei big data e di complesse tecniche di Next Generation Sequencing (Ngs), grazie alle quali Rocco Piazza, ricercatore del gruppo ed esperto di Ngs, ha potuto ricostruire il complesso di proteine che portano non solo al legame con il Dna, ma anche e soprattutto alla sua trascrizione. Setbp1 causa la trascrizione dei geni a cui si lega e, quando è mutato, i suoi livelli aumentano, così come quelli dei geni che regola.

"Da oggi Setbp1 può essere considerato un gene in grado di cambiare la trascrizione di altri geni: è cioè coinvolto in quello che è denominato il 'controllo epigenetico della trascrizione genica'", precisano gli scienziati. "Questo fatto, oltre ad avere importanti ricadute per le nostre conoscenze sul funzionamento dei geni - evidenzia Gambacorti-Passerini - può anche avere conseguenze terapeutiche, dato che esistono farmaci in grado di modificare questa 'disregolazone' che potrebbero quindi essere utilizzati in pazienti affetti da leucemie con mutazione di Setbp1. Ovviamente - precisa l'esperto - molta strada va ancora fatta in questa direzione".

 


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