Radioterapia, da Cnao-Cnr la 'mappa' degli effetti collaterali
Radioterapia, da Cnao-Cnr la 'mappa' degli effetti collaterali

Progetto con gli esperti di Cnao Pavia, Centro nazionale di adroterapia oncologica, e l'Istituto di biostrutture e bioimmagini del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibb), sede di Napoli 

Disegnare una 'mappa' dei tessuti sani, ma vicini a un tumore, che potrebbero subire effetti collaterali dalla radioterapia. E' l'obiettivo del progetto al quale lavoreranno fianco a fianco gli esperti di Cnao Pavia, Centro nazionale di adroterapia oncologica, e l'Istituto di biostrutture e bioimmagini del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibb), sede di Napoli.

Cnao - ricorda una nota - è l'unico centro in Italia e fra i 6 al mondo in grado di effettuare adroterapia con protoni e ioni carbonio per combattere neoplasie non operabili, resistenti ai raggi X e spesso localizzate in prossimità di organi a rischio. Malattie come cordomi, sarcomi, condrosarcomi, carcinomi adenoido-cistici, meningiomi e tumori solidi pediatrici. La struttura lombarda condividerà con il Cnr-Ibb le immagini di tomografia computerizzata e risonanza magnetica di pazienti con meningiomi di I, II e III grado trattati con protoni, da cui si può valutare l'evoluzione del tumore e dei tessuti sani circostanti prima e dopo il trattamento.

"Integrando le informazioni di tali immagini, il Cnr-Ibb - spiega Laura Cella, ricercatrice dell'Istituto - elaborerà un modello innovativo che indicherà le aree anatomiche più a rischio per l'insorgenza di effetti collaterali dovuti all'irradiazione, sfruttando per la prima volta il vantaggio della risonanza magnetica di fornire un migliore dettaglio anatomico dei tessuti a rischio. Il modello rappresenterà una mappa tridimensionale, integrando le immagini dei diversi pazienti, che sarà in grado di descrivere una relazione tra dose di radiazione somministrata e tossicità radio-indotta".

"La collaborazione strategica tra Cnao e Cnr-Ibb - afferma Guido Baroni, ordinario di Bioingegneria elettronica e informatica al Politecnico di Milano e responsabile dell'Unità di Bioingegneria clinica di Cnao - permetterà di integrare un trattamento avanzato, quale l'adroterapia, con tecniche innovative per identificare aree di tessuti sani più sensibili alla radiazione ionizzante, così da derivare strategie per ridurre il danno radio-indotto e ottimizzare al meglio il trattamento".

"L'utilizzo di immagini acquisite nella routine clinica sui pazienti e la creazione di questa mappa di organi a rischio - aggiunge il docente - permetterà inoltre di implementare soluzioni mirate alla personalizzazione del trattamento, definendo quindi una terapia su misura per il paziente".

Il progetto - precisano i protagonisti - verrà realizzato in un ambiente multidisciplinare, coinvolgendo competenze ingegneristiche, fisiche, cliniche e radiologiche tali da fornire un'analisi accurata del danno radio-indotto e il conseguente sviluppo di modelli sofisticati di predizione delle tossicità. Ciò consentirà di modulare i trattamenti con adroterapia in modo che siano ancora più efficaci e con un minor impatto sui tessuti sani.

 


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