Nature, scoperto interruttore che allunga la vita in salute
Nature, scoperto interruttore che allunga la vita in salute

Studio sui topi 

Scoperto un interruttore della longevità: potenziando il processo di 'pulizia cellulare' si prolunga la vita e migliora la salute, almeno nei topi. Una mutazione in una proteina cruciale per il processo cellulare dell'autofagia ha mostrato infatti di aumentare sia la salute sia la durata della vita, in uno studio pubblicato su 'Nature' dal team di Beth Levine, University of Texas Southwestern Medical Center (Usa).

L'autofagia, che rimuove la 'spazzatura cellulare' e ne ricicla gli elementi costitutivi, favorisce la longevità negli organismi modello utilizzati dai ricercatori, ma il suo ruolo nei mammiferi non è ancora ben compreso. Levine e i suoi colleghi avevano già dimostrato che i topi con una mutazione specifica nella proteina beclin1 avevano un'accresciuta autofagia nel cervello e nei muscoli, e che questa mutazione ha migliorato la funzione cognitiva nei modelli murini del morbo di Alzheimer. In questo studio, gli stessi ricercatori riferiscono che questi topi hanno non solo una durata di vita più lunga, ma anche una salute migliore, poiché vengono ridotti vari fenotipi correlati all'invecchiamento, come malattie cardiache e renali e lo sviluppo di tumori. La stessa mutazione è anche in grado di ridurre la mortalità precoce e l'infertilità causata da una carenza della proteina anti-invecchiamento klotho.

Gli autori concludono dunque che questa mutazione può essere un meccanismo efficace per aumentare l'autofagia, prevenire l'invecchiamento precoce, migliorare la salute e promuovere la longevità nei mammiferi. Un 'interruttore' che occorre riuscire ad accendere.

 


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