L'indagine, 57% italiani controlla i nei ogni anno
L'indagine, 57% italiani controlla i nei ogni anno

Condotta da Doxapharma e pubblicata sull’ultimo numero del 'Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology'. 

Gli italiani si prendono cura della propria pelle. Ne conoscono le malattie, frequentano regolarmente il dermatologo e hanno una buona considerazione del loro specialista. Ben il 57% effettua il controllo dei nei almeno una volta l’anno. Questi i risultati di un'indagine condotta da Doxapharma e pubblicata sull’ultimo numero del 'Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology'.

Lo studio, spiega Giampiero Girolomoni, direttore Dermatologia dell’Università di Verona e uno degli autori dell’indagine, "è stato effettuato su circa 1.500 adulti distribuiti omogeneamente sul territorio nazionale, di cui oltre la metà con un livello di istruzione medio-alto, un’occupazione fissa e con almeno un figlio in famiglia. E' emerso che il 70% degli intervistati conosce almeno una delle patologie dermatologiche più diffuse come la psoriasi, le dermatiti, l’orticaria e i tumori cutanei". Connazionali promossi, dunque.

"Il dermatologo è tra gli specialisti più consultati dagli italiani che dimostrano anche di avere una buona conoscenza dei tumori della pelle e delle loro cause. Infatti il 64% indica tra i principali fattori di rischio la prolungata esposizione al sole - afferma Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente della Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse (Sidemast) - Sappiamo che la diagnosi precoce è fondamentale, in particolare nel caso del melanoma, il tumore della pelle più aggressivo. Se individuato in fase iniziale, può essere eliminato con un intervento chirurgico e le possibilità di guarigione superano il 90%. Perciò dobbiamo raggiungere tutta la popolazione, soprattutto quanti ancora ignorano i danni del sole, con campagne di informazione sui rischi legati alla scorretta esposizione ai raggi Uv".

Secondo l'indagine, gli italiani dichiarano di consultare il dermatologo con la stessa frequenza con cui si rivolgono all’oculista, al ginecologo, all’ortopedico e al cardiologo. E' lui lo specialista di fiducia per la psoriasi (66% del campione), il prurito (54%) e i tumori della pelle (53%). La principale ragione per cui gli intervistati si rivolgono al dermatologo è il controllo dei nei (29%), che la maggioranza del campione (57%) effettua almeno una volta l’anno.

Gli altri motivi che spingono a bussare alla porta di questo specialista sono le dermatiti allergiche (15,5%), le micosi e gli herpes (6,1%), l’acne (4,5%), la psoriasi (3,5%), le verruche (3,3%), il prurito (3,2%) e la caduta dei capelli.

E nel caso di un sospetto tumore della pelle, gli intervistati non avrebbero dubbi: lo specialista di riferimento è il dermatologo. Il 53% del campione, infatti, si rivolgerebbe a quest’ultimo, mentre il 27% chiederebbe il parere dell’oncologo e il 7% quello del medico di famiglia. Infine, dall'indagine emerge un alto livello di gradimento nei confronti di questo camice bianco: l’85% degli intervistati dichiara di essere rimasto "molto soddisfatto" o "soddisfatto" dell’ultima visita dermatologica.

 


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