Aneu, oltre 30% chiamate in pronto soccorso interessa il neurologo
Aneu, oltre 30% chiamate in pronto soccorso interessa il neurologo

La neurologia di emergenza-urgenza riunita a Genova dal 15 al 17 giugno 

In Italia oltre il 30% delle chiamate in pronto soccorso interessa il neurologo. A rilevarlo studi epidemiologici (Neu1 del 2001-2002 e Neu2 del 2012-2013) che evidenziano l'importanza dell'intervento di questa figura, al centro del II Congresso nazionale dell'Associazione neurologia d'emergenza urgenza (Aneu) che aderisce alla Sin (Società italiana di neurologia). L'evento, in programma da domani 15 giugno fino al 17 a Genova al Padiglione Ist Nord dell'Irccs San Martino, sarà l'occasione per "aggiornare gli algoritmi decisionali nell'emergenza-urgenza neurologica che è opportuno mettere in atto nel pronto soccorso o in altre condizioni urgenti in presenza di sintomi neurologici come ad esempio le cefalee, le vertigini, i disturbi muscolari di tipo acuto, l’epilessia o i traumi cranici".

Molte patologie neurologiche - spiegano gli esperti Aneu - esordiscono in maniera acuta e si presentano con caratteristiche di emergenza-urgenza, rappresentando circa il 10% delle cause di presentazione nei Dipartimenti di emergenza accettazione (Dea). "Si tratta spesso di patologie severe, gravate da elevata mortalità e da notevoli costi, non solo relativi alla assistenza in acuto ma anche agli esiti, talora invalidanti - sottolinea Giuseppe Micieli, presidente Aneu e direttore del Dipartimento di Neurologia d'urgenza dell'Irccs Fondazione Istituto neurologico nazionale C. Mondino di Pavia - Molte hanno frequenza rilevante, come l'ictus cerebrale ischemico/emorragico, il trauma cranico, le crisi epilettiche: in questi casi l'approccio clinico nelle prime ore è determinante per la vita dei pazienti e per la prognosi".

"La presa in carico delle emergenze-urgenze neurologiche da parte dello specialista competente, sin dalla loro presentazione al Dea - aggiunge Micieli - comporta un innegabile beneficio per il paziente in termini di tempestività e accuratezza diagnostica, ridotta mortalità e migliore prognosi, e consente una riduzione dei costi in termini di filtro ai ricoveri inappropriati e di riduzione delle giornate di degenza".

Durante i lavori i neurologi parleranno anche dei modelli organizzativi e delle collaborazioni multiprofessionali necessarie per realizzare una rete di strutture dedicate alla neurologia d'urgenza; della formazione del neurologo d'urgenza con specifico riferimento a interventi di primo soccorso al paziente critico e all'utilizzo in acuto di strumenti di neurofisiologia (Eeg, ecodoppler dei tronchi sopraortici, doppler transcranico, elettromiografia) e della definizione di un protocollo (ProntoNeu) da applicarsi lo stesso giorno in tutte le realtà neurologiche italiane per la verifica dei carichi di lavoro, della qualità degli interventi e degli esiti degli stessi effettuati dallo specialista sui casi neurologici.

Al Congresso ampio spazio verrà dedicato alla qualità offerta dal neurologo in caso di trauma cranico lieve-moderato, che rappresenta il 4,8% degli accessi per trauma al pronto soccorso. "Da sempre la Sin sottolinea l'importanza di controlli qualificati, clinici e strumentali, per valutare le conseguenze a breve e medio termine dei traumi cranici lievi e moderati che rappresentano circa il 95% di tutta la traumatologia cranio-encefalica - dichiara Leandro Provinciali, presidente Sin - I neurologi spingono per l'utilizzo di scale adeguate per la registrazione dei sintomi che esordiscono dopo il trauma, in particolare riguardo alla ricorrenza di dolore e alle conseguenze psichiche. Questa valutazione neurologica deve entrare necessariamente nella routine operativa dei maggiori ospedali".

L'Aneu nel corso dell'anno prevede anche di realizzare una App che permetta un accesso semplificato e un migliore approccio diagnostico al neurologo in Ps/Dea. Tutte le emergenze-urgenze neurologiche devono essere valutate e gestite in un contesto assistenziale a gestione neurologica, sottolineano gli specialisti Aneu che rilevano come i dati epidemiologici del recente studio Neu "evidenziano come nelle Uoc di Neurologia italiane aperte all'emergenza-urgenza i neurologi sono già prevalentemente impegnati nella diagnosi e nel trattamento delle affezioni neurologiche acute, sia in attività di consulenza che in attività di ricovero".

 


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