Ricerca: batteri a bordo, resistono anche una settimana in cabina aereo

Studio Usa 'cronometra' sopravvivenza 2 microbi in braccioli, tendine e tavolini 

Milano, 20 mag. (Adnkronos Salute) - Sono ospiti invisibili, i compagni di viaggio che non ti aspetti. Sugli aerei non volano solo hostess, steward e passeggeri paganti: anche i batteri si imbarcano. Ma il piccolo dettaglio è che, una volta atterrati, non scendono con tutti gli altri. Restano a bordo e possono resistere sulle superifici della cabina per giorni, anche fino a una settimana. A rivelare le 'abitudini' di questi micro-ospiti senza biglietto è una ricerca presentata al meeting annuale dell'American Society for Microbiology.

Perché i batteri che causano malattie si trasmettano da una superficie della cabina a una persona, devono sopravvivere alle condizioni ambientali all'interno del velivolo. Un team di ricercatori Usa ha testato la capacità di due agenti patogeni - lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente e l'E.coli O157:H7 - di resistere in vita sulle superfici di un aereo. Gli scienziati hanno ricevuto materiali differenti da una compagnia aerea importante: un bracciolo, un tavolino in plastica, un pulsante della toilette di metallo, una tendina parasole, la tasca di stoffa di un sedile, del cuoio. Poi vi hanno inoculato i batteri e li hanno esposti alle tipiche condizioni di un aeroplano. La 'gara di sopravvivenza' è stata vinta dallo stafilococco aureo sulla tasca di stoffa del sedile: 168 ore, cioè una settimana. Mentre l'E.coli ha resistito più a lungo sul bracciolo: 96 ore, cioè 4 giorni. (segue)

(Adnkronos Salute) - "I dati mostrano che entrambi i batteri possono sopravvivere per giorni su un selezionato tipo di superficie, indipendentemente dal fluido corporeo presente. E questo rappresenta un rischio di trasmissione tramite contatto con la pelle", avverte Kiril Vaglenov dell'Auburn University, presentando i dati dello studio.

"Molti viaggiatori temono il rischio di prendere malattie da altri passeggeri, visto il lungo tempo che devono trascorrere in cabine di aerei super affollate", spiega Kiril Vaglenov dell'Auburn University, lo scienziato che ha presentato i dati. "Questo report è un primo passo nell'indagine su questi potenziali problemi. I nostri piani per il futuro sono di esplorare strategie di pulizia e disinfezione efficaci, e testare superfici con naturali proprietà antimicrobiche per capire se aiutano a ridurre la persistenza dei batteri nelle cabine passeggeri". Nel frattempo, il team ha in corso trial con altri patogeni umani, compreso il batterio che causa la tubercolosi.

 


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