Salute: Comitato internazionale longevità, pet therapy allunga la vita

 

Cagliari, 13 set. (Adnkronos Salute) - Proseguono e si arricchiscono di nuovi tasselli i lavori del Comitato scientifico della Comunità della longevità, network internazionale creato nel 2010 di cui fanno parte le province sarde di Cagliari e dell'Ogliastra, alcune Regioni coreane e quella giapponese di Okinawa, tutte riconosciute come aree della longevità. Nella riunione di stamani a Cagliari, coordinata dal presidente del Consiglio provinciale Roberto Pili, è emerso il ruolo che la pet therapy, basata sull'interazione uomo-animale, può avere su pazienti anziani affetti da diverse patologie.

"Gli animali - ha spiegato Cinzia Pasini, veterinaria e specializzanda in pet therapy - sono uno stimolo importante, spesso fondamentale, per gli anziani che devono intraprendere un'attività riabilitativa. L'assistenza agli anziani - ha detto Pili - ha bisogno di un approccio multidisciplinare, di un impegno scientifico culturale, ma anche istituzionale per sensibilizzare l'opinione pubblica sul ruolo sociale che possono avere. Dobbiamo iniziare a considerarli una risorsa, consci del fatto che un anziano che vive meglio e più a lungo grava meno sul sistema sanitario".

Ricordando che il 2012 è stato proclamato Anno europeo dell'invecchiamento attivo, Pili ha rilevato che "in Sardegna, già dal 2030, le persone in età lavorativa potrebbero essere meno delle persone anziane e ultra anziane. Molto prima del 2060, anno in cui in base al terzo report demografico pubblicato dalla Commissione europea nel 2011, la percentuale della popolazione europea oltre i 65 anni arriverà al 30%. A Cagliari si registra in diversi quartieri un rapporto tra anziani e persone in età lavorativa anche di 3 a 1". (segue)

(Adnkronos Salute) - Sottolineando l'opportunità di calendarizzare e rendere periodici i lavori del Comitato, Pili ha anche manifestato l'intenzione di coinvolgere nel progetto i circoli sardi in Europa, "per valutare la longevità dei sardi in ambienti e stili di vita diversi".

Tra i vari spunti emersi nel dibattito, Donatella Petretto, presidente della sezione di Cagliari dell'Associazione italiana dislessia, ha rilevato che il bilinguismo, anche per gli anziani, può essere una protezione rispetto a gravi patologie come la degenerazione cognitiva.

Sul piano più propriamente operativo, Gian Mario Migliaccio, ha fatto sapere che il Coni, di cui è responsabile scientifico, è pronto a partire con il progetto 'Achent'annos in salude', che coinvolgerà in una prima fase un centinaio di anziani per 12 settimane. "L'obiettivo - ha detto - è dimostrare che la popolazione oltre i 65 anni che sceglie di effettuare attività motoria trae evidenti benefici".

 


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