Medicina: in Italia 2 morti l'ora per malattie fegato

Il 3% della popolazione positiva a epatite C, 'record' Ue 

Boston, 10 nov. (Dall'inviata dell'Adnkronos Salute Barbara Di Chiara) - Oltre 20.000 persone muoiono ogni anno in Italia per malattie croniche del fegato, una stima che equivale a due decessi ogni ora. E, nel 65% dei casi, l’epatite C risulta causa unica o concausa dei danni epatici. Un triste record quello dell'Italia, che è il Paese europeo con il maggior numero di persone positive proprio al virus Hcv: circa il 3% della popolazione dello Stivale è entrata in contatto con l'Hcv e nel nostro Paese i portatori cronici del virus sono circa 1,6 milioni. I numeri sono stati resi noti in occasione del 'Liver Meeting 2012', il congresso annuale della American Association for the Study of the Liver (Aasl) in corso a Boston.

A livello regionale, il Sud Italia è il più colpito: in Campania, Puglia e Calabria, per esempio, nella popolazione ultrasettantenne la prevalenza dell'Hcv supera il 20%. "La gran parte degli infetti - spiega Antonio Gasbarrini, ordinario di Gastroenterologia all’Università Cattolica di Roma, direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina interna e gastroenterologia del policlinico Gemelli e presidente Fondazione italiana ricerca in epatologia (Fire) - ha un’età superiore a cinquant'anni e ciò testimonia un’endemia dell'infezione nella popolazione del nostro Paese negli anni ‘50-‘70. Purtroppo, tra i pazienti portatori dell’infezione, nel 20-30% dei casi si registra un'evoluzione in una grave malattia del fegato: si stima che in Italia i cirrotici da virus C siano oltre 150.000 e circa 4-5.000 i casi annuali di tumore epatico conseguenti all’infezione cronica da tale virus. Infine è di assoluto rilievo sottolineare che oltre il 60% dei 1.100 trapianti di fegato che si effettuano in Italia ogni anno siano causati dal virus dell'epatite C".

"Con la risoluzione 63-18 - aggiunge l'esperto - l'Organizzazione mondiale della sanità ha stabilito che le epatiti virali da virus B e C sono un problema sanitario d’interesse mondiale e ha richiesto a tutti gli Stati di dotarsi di piani specifici per la lotta a queste malattie. L’Italia purtroppo, nonostante l’alta prevalenza di tali infezioni, non ha ancora un piano specifico, ma un gruppo di lavoro ministeriale sta procedendo per prepararne uno che dovrebbe essere presentato il 29 novembre prossimo in occasione della celebrazione italiana della Giornata mondiale delle epatiti".

 


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