Appello a Istituzioni, no a paletti che ci metterebbero fuori dall'Europa 

(Adnkronos Salute) - "Al momento - ripete lo scienziato - le tecniche di sperimentazione preclinica che non prevedono l'uso di animali non si possono ancora considerare sostitutive, bensì complementari, ai test sugli animali. A chi dice che questi test non sono abbastanza predittivi dei risultati che si ottengono poi sull'uomo, rispondo che in molti casi può accadere, perché magari disponiamo solo di modelli animali non abbastanza buoni, ma in molti altri non è affatto così".

"Ed è un dato di fatto - ricorda Garattini - che la maggior parte dei medicinali usati oggi per curare l'uomo sono stati prima sperimentati sugli animali. E anche i farmaci usati per curare gli stessi animali - puntualizza il direttore dell'Irccs di via La Masa - sono stati prima testati su altri animali. Non piovono certo dal cielo".

Garattini è uno dei tanti volti noti dalla scienza 'tricolore' ad avere sottoscritto gli appelli rivolti a Governo e Parlamento, affinché rivedano alcune restrizioni previste per la sperimentazione animale nell'attuale testo del provvedimento con cui l'Italia sta recependo la direttiva Ue in materia: "Confidiamo nell'attenzione delle Istituzioni - conclude - Ci deve essere buon senso da parte loro, per non mettere l'Italia fuori dalle regole in vigore in tutta Europa".