Salute: Sos tiroide per 6 mln, +200% tumori +300% malattie autoimmuni

25 maggio Giornata mondiale, incontri, screening e opuscoli al supermercato 

Milano, 15 mag. (Adnkronos Salute) - Sono 6 milioni gli italiani con una malattia della tiroide. Negli ultimi 20 anni i tumori alla ghiandola sono più che raddoppiati; alcune patologie autoimmuni sono triplicate, mentre i casi di gozzo sono diminuiti grazie alla iodoprofilassi. L'età in cui si registra il picco di malattie tiroidee è tra i 55-64 anni. Particolarmente colpite le donne, da 5 a 8 volte più degli uomini: in media, infatti, una donna su 8 sviluppa un problema alla tiroide nel corso della vita, nel 5-8% dei casi dopo una gravidanza. Questa la fotografia scattata dagli esperti oggi a Milano, in vista della Giornata mondiale della tiroide che si celebra il 25 maggio. Per l'occasione, dal 18 al 25 sono in programma iniziative di sensibilizzazione in tutta Italia.

Contro le patologie della tiroide "la parola d'ordine è prevenzione - afferma Francesco Trimarchi, presidente eletto della Società italiana di endocrinologia (Sie) - perché con 6 milioni di italiani colpiti da una malattia della tiroide, e i casi di tumore cresciuti di oltre il 200% nell'ultimo ventennio, e quelli di tiroidite di Hashimoto triplicati, è necessario alzare la soglia di attenzione nella popolazione e tra i medici perché si intervenga appropriatamente e precocemente. Le malattie tiroidee, se diagnosticate nella fase iniziale, possono essere trattate con successo", sottolinea l'endocrinologo. "Un controllo specialistico e un esame del sangue possono prevenire le importanti complicanze cardiovascolari, ossee e metaboliche che anche una lieve disfunzione tiroidea, se non riconosciuta ed adeguatamente trattata, può determinare. Inoltre, la prevenzione è semplice e poco costosa: la profilassi iodica costa 1 euro a persona e la spesa sanitaria per la diagnosi e la cura di malattie prevenibili costa 6 euro".

La Giornata mondiale della tiroide, promossa da Sie, Ait (Associazione italiana tiroide), Ame (Associazione medici endocrinologi) ed European Thyroid Association, con il patrocinio del ministero della Salute insieme al Cape (Comitato Associazioni pazienti endocrini), ha l'obiettivo di far conoscere il ruolo della ghiandola a forma di farfalla che, dalla base del collo, tiene la 'regia' di numerose funzioni chiave del nostro organismo. In vista della Giornata, lungo la Penisola sono previsti "incontri divulgativi con la popolazione, screening gratuiti, distribuzione di materiale informativo sulla iodoprofilassi e sulle malattie della tiroide e sul ruolo del sale iodato nella prevenzione, convegni dedicati ai medici specialisti per approfondire e condividere le esperienze cliniche e favorire il dialogo medico-paziente", elenca Anna Maria Biancifiori, presidente del Cape. "Coop ha inoltre garantito la distribuzione di una brochure informativa, in 110 corner Coop Salute". (segue)

(Adnkronos Salute) - "La tiroide è una specie di 'centrale elettrica' del nostro corpo - spiega Paolo Vitti, segretario generale Ait - e se qualcosa in questa ghiandola non funziona tutto il corpo ne risente" perché questa ghiandola "controlla il metabolismo e le sue principali funzioni quali il battito cardiaco, lo sviluppo del sistema nervoso centrale, l'accrescimento corporeo, la pressione arteriosa, il livello di colesterolo, il peso, la forza muscolare, l'acutezza mentale, la parola, la vista, le condizioni della pelle e dei capelli e tante altre ancora. Per funzionare bene la tiroide ha bisogno di iodio, e nei casi di insufficiente apporto si possono avere manifestazioni cliniche diverse" tra cui "la formazione di noduli tiroidei", maligni solo nel 5% dei casi.

"Lo screening ecografico della popolazione adulta - aggiunge Enrico Papini, responsabile scientifico Ame - rileva che dal 30 al 50% presenta noduli tiroidei, più frequenti nelle donne e nelle aree con deficit di iodio, anche se di grado lieve, come molte regioni dell'Italia". Da qui il consiglio di assumere fin da piccoli sale iodato. Un apporto, quello di iodio, particolarmente importante in gravidanza, quando "la tiroide è costretta ad aumentare di circa il 50% la produzione dell'ormone tiroideo", precisa Trimarchi, per permettere il corretto sviluppo del futuro bebè.

"Quando la tiroide non funziona lo può fare per difetto o per eccesso", ricorda Gianfranco Fenzi, presidente Ait. L'ipotiroidismo, spesso non diagnosticato o scoperto per caso a causa di sintomi poco specifici, si cura con levotiroxina (T4) assunta in singola dose giornaliera a digiuno 30-40 minuti prima della colazione. "Oggi, oltre alle compresse esistono altre forme (liquido monodose, gocce) che possono facilitare l'assunzione e hanno un miglior assorbimento intestinale", puntualizza l'esperto. Quanto all'ipertiroidismo, "il morbo di Basedow la causa più frequente nell'adulto in zone con normale apporto iodico", dice Luigi Bartalena, segretario della European Thyroid Association. I sintomi sono tachicardia, tremori, dimagrimento, talora con diarrea, sudorazione aumentata, intolleranza al caldo, ansia, nervosismo, insonnia. In un paziente su 4 sono coinvolti anche gli occhi, con la tipica sporgenza (esoftalmo) e irritazione. "Fortunatamente le forme gravi sono una minoranza, ma anche le forme lievi comportano una marcata compromissione della qualità della vita".

 


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