Medicina: cura al testosterone aumenta del 30% rischio infarto e ictus

Esperti invitano a cautela in prescrizioni in attesa di nuovi dati 

Milano, 5 nov. (Adnkronos Salute) - (Embargo alle 22.00) - Gli uomini in terapia con testosterone hanno un rischio superiore di quasi un terzo (+29%) di morte, infarti e ictus. L'allarme arriva da uno studio condotto negli Usa, pubblicato su 'Jama' insieme a un editoriale di accompagnamento in cui gli esperti mettono in guardia, invitando alla cautela nella prescrizione dell'ormone maschile. Secondo le stime, circa il 2,9% degli uomini americani over 40 ricevono una terapia a base di testosterone. Tuttavia, le informazioni sul rapporto rischi-benefici del trattamento a lungo termine sono limitate, rilevano i medici.

La ricerca - condotta nell'ambito del sistema di assistenza sanitaria ai veterani, quindi su una popolazione 'reale' e non selezionata come quella di un trial clinico - ha confrontato 1.223 uomini che assumevano testosterone con 7.489 che non lo prendevano, osservando nel primo gruppo percentuali significativamente maggiori di morti, attacchi cardiaci e ictus. In un periodo di 3 anni circa un uomo su 5 non in terapia andava incontro a un evento di questo genere, contro più di un uomo su 4 che assumeva testosterone. (segue)

(Adnkronos Salute) - Parla di "rischio di eventi catastrofici" Anne Coppola, endocrinologa della Perelman School of Medicine dell'università della Pennsylvania, che tuttavia precisa: "Non sappiamo se questo rischio vale anche per gli uomini che assumono testosterone per contrastare la sindrome che causa ridotti livelli di ormone nel sangue, o per i giovani che lo prendono per migliorare le performance fisiche".

Ulteriori informazioni, sottolinea l'esperta, sono attese da uno studio randomizzato su 800 uomini over 65 con diminuzione della capacità di movimento, dell'energia, della memoria, del desiderio sessuale e con ridotti livelli di ferro nel sangue, sottoposti per un anno a terapia con gel a base di testosterone o placebo. "Fino ad allora, medici e pazienti dovrebbero diffidare" dalla terapia con l'ormone, sostiene la specialista.

 


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