Salute: ogni giorno si usano in media 7 cosmetici, 10% italiani allergico

Il punto a congresso Società dermatologia allergologica, professionale e ambientale 

Roma, 7 nov. (Adnkronos Salute) - Shampoo, creme, deodoranti, tinture per capelli e altri cosmetici vengono utilizzati quotidianamente da milioni di persone nel mondo. L'adulto medio utilizza almeno 7 diversi prodotti per la cura della pelle e dei capelli ogni giorno. Spesso però la ricerca del benessere estetico si scontra con le reazioni allergiche e le irritazioni cutanee causate da alcune sostanze presenti nei prodotti a uso cosmetico. Circa il 10% della popolazione adulta soffre di reazioni avverse ai cosmetici, ma la percentuale è sottostimata perchè le reazioni possono manifestarsi con lesioni lievi o aspecifiche. A tracciare il quadro Caterina Foti, direttore della Clinica dermatologica universitaria di Bari, al congresso della Società italiana di dermatologia allergologica, professionale e ambientale (Sidapa) in corso a Roma.

"Il primo approccio diagnostico e terapeutico - sottolinea l'esperta - è quasi sempre il 'fai da te', solo successivamente vengono chiamati in causa medici e dermatologi. Le sostanze chimiche finora descritte come in grado di provocare una reazione cutanea sono più di 3.000 e colpiscono prevalentemente le donne. Le reazioni ai prodotti cosmetici sono da attribuire principalmente a essenze profumate, ne esistono oltre 3000 diverse, per la diagnosi ci si avvale quindi di test cutanei con particolari mix di essenze che risultano positivi in più dell'80% dei pazienti sensibilizzati; conservanti: sostanze ad attività antimicrobica e antimicotica che vengono aggiunte ai cosmetici per prevenirne il deterioramento da parte di microorganismi, sono utilizzati da soli o in combinazione fra loro. La loro capacità di causare reazioni allergiche è più elevata quando applicati su cute lesa o ulcerata. Fra i conservanti, quelli maggiormente sensibilizzanti sono gli isotiazolinoni, la formaldeide e i liberatori di formaldeide". (segue)

(Adnkronos Salute) - "Ancora - dice la dermatologa - i filtri solari: sostanze in grado di assorbire, riflettere o disperdere la luce, oggi utilizzate non solo all'interno di creme solari ma anche in un numero crescente di cosmetici anti-aging per prevenire l'invecchiamento cutaneo dovuto all'esposizione ai raggi Uv. Anche i filtri solari chimici possono essere causa di reazioni allergiche. Particolare attenzione va posta nei confronti di benzofenoni e octocrilene. Tinture per capelli: la dermatite allergica da contatto è causata nella quasi totalità dei casi dalla parafenilendiamina, ingrediente base delle tinture per le sue proprietà coprenti del capello bianco per un tempo duraturo. La parafenilendiamina è spesso presente anche all'interno dei liquidi utilizzati per effettuare i tatuaggi temporanei a base di hennè. La parafenilendiamina è altamente sensibilizzante e spesso presenta reattività crociata nei confronti dei coloranti dell’industria tessile".

Fra le altre sostanze 'sotto accusa', "il nichel solfato, metallo ubiquitario, rappresenta la prima causa di dermatite allergica da contatto. E' presente soprattutto nella bigiotteria e altri manufatti metallici, tuttavia, è frequente la presenza di nichel, come impurità, anche all'interno dei cosmetici. Per questo motivo negli ultimi anni è aumentato il numero di cosmetici 'nichel-tested' i quali contengono livelli di nichel tanto bassi da non causare reazioni allergiche". Per la diagnosi di questi disturbi si utilizzano "test epicutanei. Consistono nell'applicare le sostanze che più comunemente provocano reazioni allergiche sul dorso del paziente per 48-72 ore in modo da saggiarne la reattività".

Ci sono anche misure di prevenzione, come "tenere i cosmetici lontano dal calore e dalla luce solare diretta. Attenersi alla data di scadenza. Prediligere confezioni che contengano la stretta quantità di prodotto necessaria all'utilizzo. Prima di usare ogni prodotto cosmetico, leggere attentamente l'etichetta dei componenti, prediligere prodotti con formula semplice che possiedono quindi un numero minore di sostanze potenzialmente allergizzanti. Vaporizzare i profumi sui vestiti piuttosto che sulla cute". Per la terapia, conclude la dermatologa, "solitamente si usano cortisonici topici e creme idratanti. Solo nei casi più gravi è necessario ricorrere, sotto stretta osservazione medica, a terapie per via sistemica".

 


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