Farmaci, bene spesa convenzionata ma profondo rosso ospedaliera
Farmaci, bene spesa convenzionata ma profondo rosso ospedaliera

Nel 2017 previsto uno sforamento di 2 mld 

La spesa farmaceutica convenzionata è "saldamente sotto controllo" rimanendo entro il tetto stabilito, con un avanzo tra i 450-550 milioni, seppur con alcune differenze tra Regioni. L'ammanco invece è "generalizzato" sulla spesa ospedaliera (per acquisti diretti): un 'buco' che "supererà probabilmente i 2 miliardi di euro e che non è ascrivibile alla spesa per i farmaci innovativi, per cui il fondo speciale di 1 miliardo sembra sufficiente a coprire i costi di trattamento per tutti i pazienti eleggibili". Sono le previsioni sulla spesa farmaceutica 2017 delineate da QuintileIms.

Un quadro di "luci e ombre sul rispetto del fondo di spesa programmato - evidenzia QuintilesIms - malgrado le modifiche delle regole sui tetti inseriti nell'ultima Finanziaria e la definizione di un budget specifico per i farmaci innovativi (specialmente le rivoluzionarie ma costosissime terapie in grado di eradicare l’epatite C)". Le previsioni "restituiscono un quadro contrastante per la spesa farmaceutica convenzionata e quella ospedaliera comprendente i farmaci per i pazienti ricoverati e la distribuzione diretta", aggiunge l'azienda.

Per quanto riguarda la spesa convenzionata sono 14 le regioni in attivo (in linea con il budget), alcune delle quali con scarti positivi del 15-20% rispetto al tetto programmato (Toscana, Veneto, Emilia Romagna). La maggior parte delle 6 regioni 'in rosso' presenta differenze in valori assoluti e percentuali "tutto sommato contenute": 2% circa il Lazio, 3% la Calabria, per un massimo attorno all’11% della Puglia (tra i 66 e gli 80 milioni).

Sulla spesa per acquisti diretti, invece, lo scostamento è stato stimato considerando l’ipotesi che i farmaci innovativi per l'epatite C e gli oncologici non eccedano le risorse totali allocate (1000 milioni) e che sia possibile una compensazione tra i due fondi.

La previsione è suffragata dall’evoluzione dei primi quattro mesi del 2017 che mostrano il cumulato gennaio-aprile della spesa convenzionata in leggera contrazione (-0,5% sullo stesso periodo 2016) mentre il dato della spesa ospedaliera aumenta di quasi nove punti percentuali (+8,7%). "Dopo queste prime simulazioni si confermano i trend storici degli ultimi 5 anni dei due canali di spesa - commenta Sergio Liberatore, general manager di QuintilesIms Italia - Una volta superate le difficoltà politiche derivanti da possibili accorpamenti dei diversi tetti-fondi, le istituzioni potrebbero spostare risorse da un fondo all’altro oppure valutare compensazioni finali tra i due canali".

 


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