Farmaci, 700 mila decessi l'anno per antibiotico-resistenza
Farmaci, 700 mila decessi l'anno per antibiotico-resistenza

Il 9 e 10 marzo a Milano VI Congresso internazionale Amit 

Circa 700 mila decessi l'anno sono causati dall’antibiotico-resistenza. Ma, se il trend continuerà a crescere oltre il 40%, potrebbero morire circa 9,5 milioni di persone ogni anno. Inoltre, per le cure di ogni persona con infezione da antibiotico-resistenza si stima che ogni ospedale spenda da 10 mila a 40 mila dollari. Con l'effetto sul Pil complessivo dei Paesi Ocse di una spesa di 2.900 miliardi di dollari entro il 2050. Questi i dati, elaborati dall'Ocse, al centro del VI Congresso internazionale Amit (Argomenti di malattie infettive e tropicali), in programma il 9 e 10 marzo a Milano.

L'evento, organizzato e presieduto da Marco Tinelli, direttore dell'Uoc Malattie infettive e tropicali dell'Azienda ospedaliera di Lodi e segretario nazionale della Società italiana malattie infettive e tropicali, riunirà oltre 300 specialisti da tutta Italia e dall’estero. Nella due giorni gli esperti si confronteranno su batteri, patologie e nuovi rimedi. Si partirà dall'antibiotico-resistenza, "la vera minaccia globale del XXI secolo, che potrebbe provocare nuove epidemie e milioni di morti", sottolineano. Per poi passare alla medicina di precisione, al ruolo del microbiota e dei nuovi metodi di diagnostica microbiologica, alle micobatteriosi nella popolazione migrante, gestione delle polmonite correlate all’assistenza in ospedale e comunità, linee guida sugli antibiotici e futuro per epatiti e Hiv.

"Il dato epidemiologico sull’evoluzione delle resistenze in Italia rimane un argomento fondamentale su cui ragionare sia per adottare provvedimenti di controllo delle infezioni che per la terapia - afferma Tinelli - Infatti i Piani di controllo internazionali e nazionali devono avere sempre come base il dato epidemiologico sia su vasta scala che regionale, pur dovendosi adattare a varie realtà assistenziali differenti come l’ospedale, le strutture socio-assistenziali e il territorio. Obiettivo primario è impostare una corretta gestione degli antibiotici, la 'antibiotic stewardship', che non deve avere un’impostazione organizzativa compulsiva ma partecipativa di tutti gli interlocutori del sistema guardando soprattutto gli esiti finali".

 


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