Covid, vaccino spray francese allo studio, speranze di 'super copertura'
Covid, vaccino spray francese allo studio, speranze di 'super copertura'

Garattini, 'buona idea, speriamo che funzioni'" 

La 'promessa' che arriva dal vaccino spray nasale proteico anti Covid-19 in sperimentazione da oltre un anno in Francia - al suo possibile arrivo sul mercato, previsto dai ricercatori nel 2023 - è quella di consentire un'ampia copertura vaccinale a prezzo basso e con migliore performance, anche grazie alla possibilità di ridurre la presenza del virus nella mucosa nasale sin dalla somministrazione. Sul prodotto, messo a punto dalla BioMap dell'unità mista di ricerca (Umr) Inrae-Università di Tours, totalmente francese, il Paese d'oltralpe conta molto per una 'super copertura' contro il virus pandemico anche grazie alla facilità di somministrazione. In generale, però, l'idea di un vaccino da inalare è considerata dagli esperti molto utile, anche per la vaccinazione nei Paesi poveri, non a caso nel mondo sono una decina i vaccini spray anti Covid su cui si sta lavorando nei laboratori dei diversi Paesi.

La sperimentazione francese ha dato, nelle sue prime fasi, risultati positivi e la tabella di marcia prevede il passaggio alla fase clinica di sperimentazione sull'uomo nel 2022 e l'arrivo sul mercato nel 2023, come indica un recente comunicato dell'università di Tours. Contrariamente ai vaccini intramuscolari, quelli somministrati per via nasale hanno il vantaggio di evitare sin dall'inizio la presenza del virus nel naso, che caratterizza lo stadio iniziale dell'infezione. Inducono, infatti, l'effetto immunitario a livello della mucosa nasale, porta d'ingresso e sede di moltiplicazione del virus. La speranza che la sperimentazione porti a risultati molto concreti è legata al fatto che si basa su una tecnologia per la produzione del vaccino già approvata come barriera contro la toxoplasmosi.

"Un vaccino spray contro il Covid è una buona idea. Si basa sul fatto che la protezione venga data subito dalle prime vie aeree, 'strada' da cui il virus entra nell'organismo, cosa che con i vaccini attuali non si realizza. Con il vaccino intranasale si può avere una possibilità di prevenire anche il contagio, ed è estremamente importante è utile". A dirlo all'Adnkronos Salute il farmacologo Silvio Garattini, presidente dell'Irccs Istituto Mario Negri, in merito al vaccino spray messo a punto dalla BioMap dell'unità mista di ricerca (Umr) Inrae-Università di Tours, in Francia, in sperimentazione da oltre un anno.

"Il problema è sapere se funzionerà questo vaccino. E questo purtroppo nessuno può saperlo al momento - aggiunge Garattini - perché non abbiamo dati sufficienti per esprimere un giudizio". Il 2023 come data per l'arrivo sul mercato del prodotto, secondo le previsioni dei ricercatori francesi "è credibile. I vaccini a mRna sono stati sviluppati in un anno circa, speriamo che anche questo possa avere tempi brevi", conclude.

 


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