Alleanza sindacati medici, 'noi assenti da Pnrr, politica ci coinvolga'
Alleanza sindacati medici, 'noi assenti da Pnrr, politica ci coinvolga'

Il portavoce Magi, 'senza camici bianchi si rischia di creare scatole vuote, ecco le nostre richieste' 

"Senza medici non c'è sanità, ma nel Pnrr" i camici bianchi "sono assenti. E' fondamentale coinvolgere i professionisti nelle scelte per gli investimenti legati al Piano altrimenti si rischia di creare scatole vuote". Lo ha spiegato all'Adnkronos Salute Antonio Magi, alla fine dell'incontro dedicato al Pnrr e alle proposte dei medici organizzato da Alleanza per la professione medica (Apm), l’intersindacale che raccoglie al suo interno 7 sigle, di cui Magi è portavoce. Un confronto a cui hanno partecipato, oltre alle diverse categorie mediche, anche il ministro della Salute Roberto Speranza, il sottosegretario Pierpaolo Sileri e diversi parlamentari, a cui le 7 sigle si sono rivolte per chiedere ascolto e presentare il loro manifesto sul tema.

"Oggi abbiamo voluto dare un segnale forte alla politica mettendo insieme 7 sigle rappresentative di oltre 100mila tra medici e odontoiatri della dipendenza pubblica e privata, della medicina convenzionata e accreditata nonché della libera professione", ha detto Magi. "Nel Pnrr mancano riferimenti ai medici, indispensabili a far funzionare l'assistenza. Bisogna anche ricordare che nei prossimi 5 anni metà dei professionisti oggi attivi andranno in pensione. E la gobba pensionistica è stata 'anticipata' dal Covid perché molti sono arrivati allo stremo e vanno via prima. Prevedere nel Pnrr grandi finanziamenti per le strutture - ospedali nuovi, tecnologie ecc - senza parlare del personale vuol dire creare scatole vuote. Per questo - ribadisce - abbiamo voluto sottolineare la centralità del medico che, insieme agli altri professionisti sanitari, può dare un contributo per riformare la sanità. Che va davvero riformata. Temiamo, infatti, che le ricette che ci sono ripropongano cose che non hanno funzionato. E questo non ha senso. L'ascolto dei professionisti per l'efficacia della riforma è imprescindibile ".

Le sigle dell'intersindacale - Andi, Cimop, Federazione Cimo-Fesmed, Fimmg, Fimp, Sbv e Sumai - hanno presentato il loro manifesto che in sette punti chiede di: 1) promuovere e difendere l’indispensabile autonomia decisionale del medico, che deve sostanziarsi anche nella possibilità di partecipare concretamente al governo del contesto organizzativo in cui esercita la propria attività professionale; 2) promuovere una diversa progressione professionale e di carriera nel corso della vita lavorativa che esalti la sfera professionale, anche attraverso una valutazione/certificazione periodica delle abilità professionali individuali in una logica meritocratica.

E ancora : 3) rivendicare una corretta programmazione delle attività formative universitarie, sia per quanto riguarda i tempi e le modalità di accesso al corso di laurea, alle specialità universitarie e al corso di formazione in medicina generale; sia per quanto riguarda contenuti e luoghi di formazione specialistica, propedeutica per la successiva immissione nel mondo del lavoro eliminando una volta per tutte l’imbuto formativo.

Punto numero 4): recuperare l’autonomia e la centralità del proprio ruolo, all’interno del Ssn; 5) salvaguardare la libera professione medica e odontoiatrica dalla sempre più incombente pressione burocratica e fiscale; 6) proporre modelli organizzativi e di governance che sappiano coniugare gli obiettivi del Pnrr con le reali esigenze dei professionisti e dei cittadini; 7) consentire la libera scelta del medico e odontoiatra curante da parte del cittadino che ne esalti il rapporto fiduciario medico-paziente sia nella medicina generale che nella specialistica ambulatoriale convenzionata e nella pediatria di libera scelta valorizzando il lavoro in team impedendo anche il protrarsi dei condizionamenti esercitati dai provider di reti di sanità integrativa.

 


Torna alle notizie di sanita / nazionale