Dato emerge da uno studio pubblicato sul 'Journal of American Medical Association'
Immigrati in camice bianco. Circa un operatore sanitario su sei negli Stati Uniti è un immigrato proveniente da altri Paesi. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul 'Journal of American Medical Association'. E il record spetta ai medici: il 29,1% è nato all'estero, e il 6,9% non è cittadino americano. Analizzando un campione di 164.000 operatori sanitari all'interno dell'American Community Survey del Census Bureau 2016, gli autori hanno rilevato che il 16,6% dei lavoratori della sanità a stelle e strisce è nato al di fuori degli States e il 4,6% non è cittadino americano.
Si prevede che l'occupazione nel settore crescerà del 18% circa nei prossimi otto anni; ma una buona percentuale di quei posti di lavoro sarà probabilmente occupata da lavoratori nati all'estero. Se i medici sono in cima alla lista, i dentisti si piazzano al secondo posto (23,7% nato all'estero e 3,9% non è cittadino americano), seguiti da assistenti infermieristici, psichiatrici e domiciliari (23% e 8,7%); farmacisti (20,2% e 3,7%); dietologi e nutrizionisti (17,4 e 7,7); e assistenti medici (17,3 e 5,6). Numeri rimasti abbastanza costanti nell'ultimo decennio, hanno detto gli autori.
Igienisti dentali, optometristi e infermieri professionali hanno un tasso di lavoratori stranieri pari o superiori al 15%.
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