Fimp, sì a cittadinanza per bambini nati da genitori stranieri
Fimp, sì a cittadinanza per bambini nati da genitori stranieri

"Il mancato riconoscimento di questo diritto è un elemento sfavorevole per la crescita e lo sviluppo globale dei bambini" 

"Ai bambini nati in Italia da genitori stranieri deve essere riconosciuta la cittadinanza italiana". E' questa la posizione della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che rinnova il proprio appello alle Istituzioni.

"Il mancato riconoscimento di questo diritto è un elemento sfavorevole per la crescita e lo sviluppo globale dei bambini - afferma in una nota Giampietro Chiamenti, presidente nazionale Fimp - Questa categoria di giovanissimi si trova, infatti, a vivere in una nazione insieme a coetanei di cui sono di fatto concittadini, non potendo godere dei medesimi diritti con tutti gli svantaggi che ne derivano. Peraltro questa condizione viene percepita come una situazione di forte precarietà esistenziale e di possibile emarginazione", avverte il pediatra.

"Tutto ciò - prosegue Chiamenti - pone le basi per un potenziale disagio psicologico ed adattativo, contravvenendo tra l’altro alla dichiarazione della Convenzione sui diritti del fanciullo siglata a New York nel novembre del 1989 e ratificata dall’Italia nel 1991. Il documento assicura a tutti i bimbi, in quanto tali, le condizioni per crescere nel migliore dei modi senza nessuna distinzione di età, religione e etnia".

"Nel nostro ruolo di Child Advocat - conclude il presidente Fimp - da pediatri responsabili dello sviluppo e della crescita del bambino, nel suo esclusivo interesse e senza alcuna connotazione politica o religiosa, riteniamo tale riconoscimento un atto dovuto nei suoi confronti".

 


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