Sicpre, nuove protesi seno in gel viscoso 'invisibili' e su misura
Sicpre, nuove protesi seno in gel viscoso 'invisibili' e su misura

Disponibili solo da pochi mesi, grazie alle loro caratteristiche fisiche si mimetizzano completamente con i tessuti mammari 

C'erano una volta le protesi tonde e quelle anatomiche. Entrambe le tipologie (la prima con la forma di una sezione di sfera, la seconda con la parte inferiore più voluminosa, come il seno naturale) presentavano pregi e difetti, tra cui il maggiore era quello di essere percepibili. Dal 65mo Congresso nazionale della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica Sicpre in corso a Torino, arriva una novità. "Si tratta di protesi disponibili solo da pochi mesi - spiega Fabrizio Malan, presidente del Congresso nazionale insieme a Stefano Bruschi - che grazie alle loro caratteristiche fisiche si mimetizzano completamente con i tessuti mammari, di cui seguono il movimento".

Per capire il concetto "bisogna richiamare il comportamento, per dir così, del seno naturale, che assume una forma diversa quando la donna è in piedi, con le braccia alzate, inclinata in avanti, sdraiata supina o su un fianco. Sino ad ora, in alcune di queste posizioni sia le protesi tonde sia quelle anatomiche risultavano percepibili, le prime per lo 'scalino' facilmente visibile nella parte superiore della mammella, le seconde per la posizione innaturale assunta dal seno a pancia in su", continua Malan. La caratteristica di queste protesi in gel viscoso, prodotte da Motiva Implants, è invece quella di essere "così morbide ed elastiche da 'confondersi' con i tessuti mammari, senza apparire mai come corpo estraneo".

"Proprio l’elasticità dei dispositivi - prosegue - permette al chirurgo di ridurre al massimo l’incisione, lasciando al termine dell’intervento una cicatrice ancora più piccola. Tra i punti di forza, anche una produzione di fatto 'su misura', con 500 tipi di protesi, diverse per dimensione, rivestimento e forma", conclude. Per quanto riguarda la sicurezza, il produttore sottolinea il rispetto degli standard europei e americani. La percentuale di rottura delle protesi risulta inferiore allo 0,1% e la percentuale di soddisfazione si attesta sul 94,5%.

 


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