E' morto l'uomo che eradicò il vaiolo, Donald Henderson aveva 87 anni
E' morto l'uomo che eradicò il vaiolo, Donald Henderson aveva 87 anni

L'epidemiologo Usa è stato il 'papà' della campagna decennale che ha spazzato via una delle malattie infettive tra le più temute da tutto il mondo 

Muore a 87 anni il paladino della lotta al vaiolo nel mondo. Donald Henderson, medico ed epidemiologo statunitense, a cavallo fra gli anni '60 e '70 ha diretto gli sforzi internazionali per l'eradicazione di una delle malattie infettive più letali - furono centinaia di milioni le vittime nel secolo scorso - e ha dedicato tutto il suo impegno a una campagna decennale che si è rivelata di successo, nonostante pochi vi riponessero speranze. Celebrato come un "gigante" nel campo della sanità pubblica, il medico è morto a causa di complicazioni che sono seguite alla rottura di un'anca, riferisce la Bbc online.

Il vaiolo, malattia molto dolorosa e responsabile spesso di gravi lesioni sul viso e sul corpo, ha ucciso circa un terzo delle persone infettate. La sua eradicazione è stata dichiarata ufficialmente nel 1980 ed è stata la prima malattia infettiva che si è riusciti a combattere a livello globale.

L'Organizzazione mondiale della sanità aveva incaricato Henderson di guidare la lotta all'infezione nel 1966, quando era ancora endemica in Africa e in Asia. Il medico ha focalizzato gli sforzi sull'obiettivo di isolare i focolai della malattia e sulla vaccinazione sistematica delle persone. E dopo il suo lavoro per l'Oms, oltre a ricoprire diversi incarichi accademici e medici, ha continuato a prestare i suoi servizi come consulente scientifico e esperto di bioterrorismo per tre presidenti degli Stati Uniti. Sotto l'egida dell'Oms, l'eradicazione del vaiolo (1966-1980) ha avuto un costo totale di 300 milioni di dollari e ha richiesto il lavoro di oltre 200 mila staff in più di 70 Paesi, e 2,4 miliardi di dosi di vaccino.

Henderson ha "veramente cambiato il mondo in meglio", ha sottolineato Tom Inglesby, direttore del Center for Health Security dell'università di Pittsburgh, nel suo tributo al medico. "Ha guidato gli sforzi per liberare il mondo dal vaiolo, ha consigliato presidenti, cambiato il modo in cui le scuole di sanità pubblica insegnano alle future generazioni. Ed è stato celebrato dai Paesi di tutto il mondo". Nonostante tutti gli incarichi ricoperti, "ha trovato anche il tempo di essere un mentore per innumerevoli giovani, ed è stato un grande amico. Ci mancherà".

 


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